ACIREALE – Un atto intimidatorio. Non usano mezzi termini gli esponenti dell’associazione “Libera” nomi e numeri contro la mafia, nel commentare il grave atto vandalico all’istituto Regina Elena di Acireale. Qualche giorno fa, infatti, sei persone si sono introdotte nottetempo nel cortile del liceo, e hanno messo del mastice a presa rapida nelle serrature delle classi.
“Le modalità usate e la tempistica dell’attentato hanno le caratteristiche dell’intimidazione e del tentativo di impedire l’esercizio della democrazia proprio della vita di una comunità scolastica – ha spiegato l’associazione con una nota – il presidio di Libera esprime la propria vicinanza al Dirigente Scolastico, al personale docente e non docente, alle alunne e agli alunni del ”Regina Elena”, nella certezza che tutti loro continueranno a costituire una comunità ispirata ai principi della cultura, della partecipazione e della legalità” .
Sull’episodio stanno indagando gli agenti del Commissariato di Acireale, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza, dove sono immortalati i vandali in azione ma, intanto, arriva la ferma condanna del dirigente scolastico, Sebastiano Raciti. “Su questa faccenda – spiega a Livesiciliacatania – non chiuderemo alcun occhio, e se dovessimo scoprire che tra gli autori del fatto ci sono anche dei minorenni, non esiteremo a procedere anche contro i genitori”.
