CATANIA – “La situazione va presa con grande serietà e con la consapevolezza della crisi che sta colpendo l’attuale sistema economico europeo”. Giovanni La Magna, vertice di Asec Trade, punta a correre ai ripari prima ancora che la crisi del gas possa collassare sulle famiglie catanesi.
Contenimento prima ancora del razionamento. Con i rincari in bolletta di luce e gas (aumenti di 5 volte in più, rispetto all’anno scorso, per la prima e di 12 volte in più per la seconda nello stesso arco di tempo), le scelte consapevoli devono partire da ogni singolo utente, attraverso l’applicazione di consigli utili, in attesa che l’Europa intervenga. L’Asec Trade, pur in un contesto difficile come quello di oggi, continua il suo importante percorso di crescita nello scenario energetico siciliano.
“La situazione va presa con grande serietà- afferma il presidente di “Asec Trade Srl” Giovanni La Magna- gas e luce stanno diventando beni di lusso e bisogna fare attenzione quando si accende l’interruttore. Ogni famiglia e impresa deve prendere scelte consapevoli che diventano necessarie per evitare il collasso”.
Gli aumenti delle materie prime sono l’argomento del giorno e dare informazioni corrette diventa fondamentale per creare forme di contenimento alle spese incisive nel bilancio di ogni singolo utente.
“Lo Stato deve intervenire sui prezzi per evitare il collasso finanziario- prosegue La Magna- altrimenti le famiglie dovranno scegliere se riempire il carello della spesa oppure pagare le bollette”. In attesa della stretta del Governo sui riscaldamenti, che dovrebbe cominciare già dal prossimo ottobre, l’attenzione di tutti è rivolta al 9 settembre quando si riunirà il consiglio straordinario della Comunità Europea per cercare di trovare una sintesi sulle varie posizioni differenti dei Paesi membri.
“Due azioni potrebbero incidere in modo importante sulle tasche dell’utente- spiega il dirigente di Asec Trade ing. Gaetano Pirrone-da una parte c’è la proposta del “Price Cap” (ovvero un tetto ai prezzi del gas metano, importato dall’estero, per calmierare le tariffe dell’energia) e questo aiuterebbe molto. Dall’altra parte c’è la questione legata al disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica (specie quella prodotta da fonti rinnovabili) da quelli del gas. Queste potrebbero essere soluzioni molto importanti ma devono passare dalla soggettività dei vari paesi europei”.