PALERMO – Cinque mesi per tornare ad esultare, precisamente dall’ultima gara di campionato della scorsa stagione contro la Roma in cui andò a segnare dal dischetto. Quel calcio di rigore coronò una stagione da assoluto protagonista nel Palermo per Franco Vazquez, attaccante Italo-argentino sbarcato in Sicilia nel 2010 dal Belgrano, che chiuse con un bottino finale di 10 reti (suo record da quando gioca in Italia). Per il ‘Mudo’ il digiuno di gol, lungo le prime sette giornate di campionato e il turno di Coppa Italia contro l’Avellino, si è interrotto contro il Bologna al ‘Dall’Ara’ con un gol dei suoi: serpentina tra due difensori e un tocco felpato d’esterno sinistro, a beffare il portiere vanamente proteso in tuffo, per trovare l’angolino basso.
Ma quello che può essere definito ‘il ritorno del Mudo’ si è concretizzato non soltanto con il gol ma con il piglio messo in campo sin dal 1′ contro i rossoblu e le giocate per i compagni che hanno deliziato gli spettatori dell’impianto emiliano. Una prestazione da 7 in pagella dunque per il numero 20 che contro i bolognesi ha messo in evidenza anche una maggior intesa con il compagno di reparto Alberto Gilardino (vedi l’assist servito a porta quasi sguarnita se non fosse stato per l’intervento di Gastaldello) e i tantissimi falli tattici subiti nei momenti di maggior pressione avversaria.
Iachini ha dunque ritrovato uno dei suoi leader in campo, di sicuro il più talentuoso, con cui potrà affrontare al meglio questa seconda parte del girone d’andata e sperare in un campionato molto più sereno rispetto alle ultime uscite. Così come nella passata stagione infatti anche per l’italo-argentino i benefici del ritiro a Gradisca D’Isonzo sono stati positivi così come per il resto del gruppo. Adesso per il giocatore nato in provincia di Corboba, così come Javier Pastore (con cui ha tra l’altro condiviso anche l’esultanza con la maglia rosanero riferita alla festa della mamma proprio in un match contro il Bologna), l’obiettivo è quello di far bene con il Palermo e rientrare di conseguenza nel giro della nazionale azzurra, persa proprio in coincidenza con le ultime due gare decisive per le qualificazioni agli Europei.