Alessandro Impagnatiello stava pianificando da giorni come uccidere Giulia Tramontano: è quanto sostengono gli inquirenti, che ora potrebbero aver trovato un indizio decisivo per dimostrare la premeditazione del delitto.
I carabinieri, infatti, hanno trovato nell’abitazione del killer una scatola di veleno per topi e secondo le analisi sul cellulare di Impagnatiello, il barman, già due settimane prima del delitto, aveva cercato su Internet gli effetti che fa il veleno per topi sugli esseri umani.
La premeditazione era stata esclusa dal gip Angela Laura Minerva, che aveva convalidato l’arresto dell’assassino, la quale, però, non era ancora in possesso di questo elemento.
Impagnatiello, quindi, avrebbe deciso inizialmente di uccidere Giulia Tramontano somministrandole del veleno, ma la scoperta della sua vita parallela e il colloquio che la ragazza aveva avuto con l’altra fidanzata del barman potrebbero aver cambiato le cose.
Gli investigatori, intanto, continuano le indagini per capire se Impagnatiello abbia fatto tutto da solo o se sia stato aiutato da qualcuno nell’occultare il cadavere di Giulia Tramontano.