SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – Veronica Panarello è stata trasferita nella casa circondariale di contrada Petrusa ad Agrigento. La donna, accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Loris, si trovava nel carcere femminile di Piazza Lanza a Catania. “Capita spesso che i detenuti vengano trasferiti – dice il suo avvocato, Francesco Villardita: – è una decisione dell’amministrazione del dipartimento della polizia penitenziaria”.
Intanto si apprende che la mamma del piccolo Andrea Loris, 25 anni, ha avuto l’opportunità di incontrare il papà Franco, che vive a Comiso, l’unico che ha sempre sostenuto la figlia e non era presente ai funerali del nipotino. Il colloquio è durato circa un’ora. Alla mamma santacrocese, sarebbe inoltre stato permesso di seguire i servizi giornalistici trasmessi in tv che hanno riguardato il funerale del figlio. Veronica Panarello, difesa dall’avvocato Francesco Villardita, pare che in queste ultime ore sia più serena in carcere e non abbia rifiutato il cibo.
“Mio figlio è stato ucciso due volte: la prima quando per mano dell’ assassino ha smesso di vivere, la seconda quando mi hanno arrestata e messa in carcere come colpevole del suo omicidio”. E’ quello che ha detto Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris Stival, al proprio avvocato Francesco Villardita dopo i funerali del figlio ai quali non ha preso parte.
“Non mi sono nemmeno accorto del cuscino a forma di cuore mandato da Veronica ai funerali di Loris: non è stata una mia scelta lasciarlo fuori dalla Chiesa”. Così Davide Stival, padre del bimbo ucciso il 29 novembre scorso, tramite il suo avvocato Daniele Scrofani. Stival è arrivato alle 14.30 il giorno dei funerali del figlio, portando a spalla la bara di Loris, ed entrando da una porta laterale per evitare l’assalto dei giornalisti. Il cuscino di fiori a forma di cuore inviato dalla mamma di Loris, adesso, si trova al cimitero di Santa Croce Camerina, dove il piccolo è stato seppellito il giorno stesso dei funerali.