PALERMO – Via libera al fedelissimo del governatore al Cefpas e fumata bianca per il cda di Riscossione Sicilia. La Commissione Affari istituzionali dell’Ars ha approvato le nomine dei due componenti del consiglio di amministrazione di Riscossione Sicilia, Ettore Falcone e Ketty Favazzo; del direttore del Cefpas, Roberto Sanfilippo; e del commissario straordinario dell’Ersu di Catania, Alessandro Cappellani. La maggioranza dunque si ricompatta nella commissione guidata da Stefano Pellegrino, di Forza Italia, e si sblocca lo stallo, dopo che la scorsa settimana la seduta dedicata alle nomine era saltata per l’assenza del numero legale. I pareri sono passati con il voto favorevole del centrodestra, e l’astensione del Pd e di Claudio Fava. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto.
“Le nomine governative sono state approvate grazie al ‘soccorso rosso’. Il Partito democratico, nella figura del suo capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo, insieme all’onorevole Claudio Fava, hanno permesso con la loro astensione che si raggiungesse il numero legale necessario alla votazione dei nomi proposti dal governo, alcuni dei quali peraltro poco opportuni”, hanno affermato i deputati della prima commissione del Movimento 5 stelle.
Riscossione Sicilia
Dopo la fumata bianca per il presidente del consiglio di amministrazione di Riscossione Sicilia, l’avvocato tributarista catanese Vito Branca, la commissione oggi ha approvato la nomina degli altri due componenti, il commercialista Ettore Falcone e l’avvocato Ketty Favazzo. Adesso la partecipata regionale che si occupa di riscossione dei tributi in Sicilia potrà avere una governance nel pieno delle sue funzioni dopo che lo scorso 25 settembre le opposizioni avevano “impallinato” i primi due nomi indicati dalla giunta, Massimo Giaconia e Gaetana Palermo. Riscossione Sicilia, per cui una legge approvata nella precedente legislatura aveva deciso la liquidazione e il trasferimento delle funzioni e del personale all’Agenzia delle entrate nazionale, è ancora in attesa di conoscere le proprie sorti. Il dialogo con il governo romano prosegue, ma non sembra essere vicina una svolta. Per questo i sindacati hanno chiesto la settimana scorsa un incontro urgente al presidente della Regione Nello Musumeci.
“Finalmente si sblocca l’impasse che inchiodava i dipendenti e l’intero ente ad uno stato comatoso – dice Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia -. Adesso Riscossione Sicilia può procedere al passaggio all’ente unico di riscossione presso l’Agenzia delle entrate. Se lo scorso anno la legge approvata ha previsto la chiusura e il passaggio, ad oggi, la Sicilia resta l’unica regione a gestire in proprio l’attività di riscossione con costi insostenibili per i cittadini e gli utenti. Serve accelerare il processo di messa in liquidazione nell’interesse delle casse regionali, degli utenti siciliani e degli stessi lavoratori dell’azienda che da troppo tempo vivono in una vera e propria palude”.
“Avere dotato di governance Riscossione Sicilia – dice il presidente del Gruppo Misto dell’Ars, Marianna Caronia – è un atto dovuto per governare il sistema nel migliore dei modi e traghettare il personale e la funzione stessa verso una soluzione che consenta alla Sicilia di avere un sistema efficiente e razionale del sistema di riscossione”.
“Ci risulta – attacca il M5s in una nota – che uno dei nomi proposti, sia la sorella dell’avvocato difensore di Francantonio Genovese, padre del deputato Luigi Genovese, entrambi al centro di note vicende giudiziarie derivanti anche da escamotages contabili nelle loro gestioni societarie. Gestioni che avrebbero peraltro vanificato, come apprendiamo da fonti di stampa, gli effetti del pignoramento di quote societarie disposto proprio da Riscossione Sicilia”.
“Questo è il primo passo verso la gestione normale della società. La Fisac Cgil chiede con forza che si volti pagina rispetto al discutibile passato – scrive il sindacato in una nota -. Ci attendiamo che si proceda al cambio dei vertici e si vada speditamente a mettere in sicurezza la situazione finanziaria aziendale e verso la confluenza con Agenzia delle Entrate Riscossione, nel rispetto della legge 16 del 2017. Si chiede di normalizzare la situazione contrattuale e di affrontare con equilibrio l’enorme contenzioso in atto. I lavoratori e le lavoratrici di riscossione Sicilia chiedono serenità e certezza per il loro futuro, che solo il passaggio sotto il controllo dello Stato potrà garantire”.
Cefpas
Ed è un fedelissimo di Musumeci il nuovo direttore del Cefpas, l’ente che si occupa della formazione nel settore della Sanità in Sicilia. Si tratta di Roberto Sanfilippo, già capo di gabinetto di Raffaele Stancanelli al Comune di Catania. Per lui, a lungo si era parlato di un incarico di responsabilità alla Regione, come dirigente generale “esterno” per la Programmazione. Ipotesi poi tramontata.
Ersu Catania
Approvata anche la nomina a commissario straordinario dell’Ente per il diritto allo studio universitario (Ersu) di Catania di Alessandro Francesco Cappellani, professore ordinario di Chirurgia generale e già presidente dell’Ente.
“Ci saremmo aspettati – dicono i deputati del M5s – che il governo finalmente nominasse un consiglio di amministrazione, anche approvando una legge apposita per ridimensionarne i componenti e non certo un commissario”.