PALERMO – Oltre 52 milioni di euro a disposizione per la viabilità secondaria e progetti da oltre 60 milioni per scuole, caserme, edifici storici, strutture sportive e turistiche. Riparte da qui la Città metropolitana di Palermo, l’ente che ha preso il posto della Provincia e che, dopo anni di commissariamento, prova a ripartire. Il sindaco metropolitano Leoluca Orlando ha già mosso i primi passi: insediamento, convocazione dei sindaci, incontri con i dirigenti.
Il prossimo appuntamento sarà l’elezione del consiglio metropolitano, una sorta di incrocio fra un consiglio e una giunta, che verrà composto da 18 membri a cui il Professore potrà delegare alcune funzioni. Le votazioni si dovrebbero tenere nella prima metà di settembre. L’altra scadenza, quella del bilancio, sembra invece per il momento rimandata: Palazzo Comitini spera infatti che il governo nazionale destini anche alle città metropolitane siciliane una parte dei 400 milioni destinati alle ex province del resto d’Italia, da cui finora Palermo, Catania e Messina sono rimaste escluse.
E dire che il capoluogo siciliano, pur con le sue sofferenze finanziarie (mancano all’appello una quarantina di milioni) sta meglio delle altre città metropolitane o dei liberi consorzi dell’Isola. “Noi sindaci dobbiamo capire che guideremo un nuovo ente, non la vecchia provincia – ha ammonito Orlando – altrimenti avremo vanificato ogni sforzo”.
Il sindaco ha già individuato alcune priorità: edilizia scolastica, servizi per i disabili e viabilità. Ma è urgente anche verificare a quanto ammonta e cosa fare del patrimonio immobiliare: per questo ogni sindaco dovrà indicare quali beni dell’ex Provincia ricadano nel proprio territorio e cosa ha intenzione di farne. Nel corso dell’assemblea con i sindaci di martedì scorso, il Professore ha anche presentato numeri e cifre sullo stato delle vie di collegamento e dei progetti edilizi che danno un’idea di quale sia il quadro in cui si muoveranno i primi cittadini.
Partiamo dalla viabilità, uno dei punti più dolenti. La rete viaria secondaria è infatti al collasso, con strade interrotte e carenze strutturali che in questi anni si sono aggravate, in alcuni casi arrivando al divieto di circolazione. La Regione ha così messo in campo alcune risorse indicando di dare priorità a quelle strade interrotte per frane o smottamenti, che colleghino alle aree produttive o interne e che garantiscano l’accesso a scuole, asili o ospedali. L’intenzione di Orlando è comunque quella di cedere all’Anas le strade principali che fino a oggi sono sotto l’egida della Città metropolitana, tenendo per sé solo la competenza su quelle interpoderali o comunque secondarie.
Quasi 10 milioni di euro (9,9 per la precisione) verranno da fondi ex Anas che saranno oggetto di un apposito accordo di programma quadro, in via di definizione, fra lo Stato e la Regione. In particolare 4 milioni serviranno per la strada provinciale 4 di Portella Poira, 2,5 milioni per la strada provinciale 9 delle Madonie, 850 mila euro per la 85 di Vicari, un milione e cento mila euro per la Ic 30 di Campofelice di Fitalia e altrettanti per la 112 del Landro. I 4,5 milioni per la strada provinciale 1 di Montelepre, invece, già dotati di progetto esecutivo, saranno finanziati con i fondi del Patto per il Sud.
Con un’ordinanza di Protezione civile sono state rese disponibili somme per 11,3 milioni nelle aree di Caltavuturo e Vicari: 9,5 milioni saranno impiegati per la strada provinciale 24 di Scillato-Caltavuturo, mentre 1,8 milioni per la 84 con la bretella per il ripristino del transito sulla Vicari sud. I fondi sono in questo caso gestiti direttamente dalla Protezione civile regionale. Chiudono il quadro delle fonti di finanziamento per la viabilità i quasi 4 milioni stanziati in Finanziaria 2015, per usare i quali si deve attendere il bilancio 2016 dell’ex Provincia, e i 27,2 milioni del Patto per il Sud per i quali non c’è ancora un elenco preciso delle opere.
Andiamo adesso ai progetti edilizi su sport, turismo, caserme e scuole: si tratta per lo più di progetti in corso di definizione o definiti, per i quali bisogna in larga parte ancora trovare copertura finanziaria. In alcuni casi, però, a mettersi di traverso sono anche gli imprevisti come gli incendi che hanno colpito il Palasport Marzio Tricoli di Cefalù, una struttura da 4 mila posti, che hanno praticamente vanificato i lavori sul parquet che erano quasi ultimati (275 mila euro) e bloccato quelli per la copertura del tetto (209 mila euro). Mezzo milione servirà per la manutenzione straordinaria e altri 50 mila euro per i danni provocati dai recenti incendi. Bisognerà invece rifinanziare il rifacimento totale del parquet. Manca la copertura finanziaria per gli altri 4 progetti: 480 mila euro per i lavori di messa in sicurezza del pendio della piscina coperta di Isnello, 100 mila euro per la manutenzione straordinaria del centro di canottaggio di Piana degli Albanesi, 45 mila euro per il Palasport di Bagheria (2 mila posti) e 105 mila euro per i lavori al Palasport di Caltavuturo (500 posti).
Sono completati e in fase di collaudo i lavori per la fruizione turistica di Piano Battaglia da 3,7 milioni di euro, all’appello manca solo l’allaccio alla rete elettrica (100 mila euro) in via di realizzazione. Completata anche la musealizzazione dei circuiti storici della Targa Florio, con l’apposizione di cartelli sulle strade provinciali e nazionali per 275 mila euro, mentre è stato completato lo studio di fattibilità (con concorso di idee) per il parco tematico di Floriopoli da 40 milioni di euro, che però vanno ancora trovati.
Progetto pronto (ma vanno trovati i finanziamenti) per gli interventi urgenti su Palazzo Santa Croce-Sant’Elia per oltre 800 mila euro, mentre è in corso di redazione il progetto per il Palazzo delle Ferrovie per la cui manutenzione servono 1,3 milioni. Per i lavori su Palazzo Comitini serviranno 545 mila euro, mentre per il Loggiato di San Bartolomeo ne serviranno oltre 400 mila. Sono cantierabili i lavori su infissi e coperture di Palazzo Comitini, Palazzo Belvedere e Palazzo Francavilla (88 mila euro), per il giardino storico di villa San Cataldo a Bagheria (2,3 milioni) e per Palazzo Pottino a Petralia Soprana (1 milione).
E’ in corso di definizione il progetto di manutenzione straordinaria della caserma sede del comando della Legione Sicilia Carlo Alberto Dalla Chiesa (7 milioni), mentre sono stati definiti i progetti per la manutenzione delle caserme di Polizzi e Corleone (700 mila euro), anche se adesso andranno stabilite le competenze. In questo caso si tratta di finanziamenti regionali.
Partiranno a brevissimo, una volta terminati gli esami di Stato, i progetti Cipe per la messa in sicurezza delle scuole per un totale di 1,8 milioni di euro: 65 mila euro per il Pareto di Palermo, 140 mila per lo Sturzo di Bagheria, 164 mila per il Domina di Petralia Sottana, 56 mila per il Picone di Prizzi, 28 mila per il Palmeri di Termini Imerese, 28 mila per il Picone di Valledolmo e 180 mila per il don Colletto di Corleone. I 100 mila euro per il Volta di Palermo invece saranno a valere su fondi della Città metropolitana.