PALERMO – Parrocchie, associazioni, onlus, centri di accoglienza, cooperative, centri di studi e perfino la Guardia costiera ausiliaria: è vasto e variegato il mondo del terzo settore che si è aggiudicato in gestione 31 beni confiscati alla mafia. Nove ville, 31 magazzini e 27 appartamenti e uffici assegnati al comune di Palermo che, con un bando completamente telematizzato, ha affidato a soggetti che operano in ambito culturale, ludico e sociale.
L’avviso, pubblicato nel novembre scorso, prevedeva due fasi: una prima di accreditamento dei soggetti interessati e una seconda per la visione dei beni (con tanto di password) e la presentazione dei progetti per massimo due di questi. Ville e magazzini di cui l’ubicazione è stata tenuta riservata per evitare occupazioni abusive e che resterà tale fino all’assegnazione provvisoria, prevista entro fine agosto.
Dei 67 beni a disposizione, però, soltanto 31 sono stati assegnati in seguito alla presentazione di 147 progetti: per ognuno di questi è stata stilata una graduatoria in base a dei punteggi. In caso di parità si procederà col sorteggio, mentre se uno stesso soggetto ha vinto per due beni diversi varrà l’indicazione preferenziale già espressa. Gli altri 36 beni, invece, saranno nuovamente messi a disposizione di quei soggetti che hanno ottenuto un punteggio di almeno 60 su 100, ma che sono rimasti a bocca asciutta.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo risultato – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Patrimonio Luciano Abbonato – perché, oltre a crescere considerevolmente il numero dei beni assegnati al Comune, passati dai 466 del 2012 agli 865 dal 2016, cresce anche il numero dei beni riconsegnati alla collettività, così come previsto dalla legge. Con i bandi pubblicati in questi anni abbiamo riconsegnato all’uso pubblico più di 200 beni. In questo caso si tratta di soggetti che realizzeranno progetti di utilità sociale, ludica e ricreativa con un impatto importante sul territorio. Abbiamo creduto in una procedura totalmente telematica che ha garantito massima trasparenza e parità di condizioni nell’accesso delle informazioni, ci sono soggetti che da anni attendevano un bene e oggi questa attesa viene ripagata senza aver dovuto ricorrere a scorciatoie”. Una svolta per il Comune che finora ha assegnato 161 beni per l’emergenza abitativa e 143 a enti e associazioni con finalità culturali e sociali (erano 90 nel 2014 e 109 nel 2015).
Dalle graduatorie, però, emergono alcuni particolari curiosi: a essere più richieste sono per lo più le ville, ma ci sono anche magazzini di grandi dimensioni che fanno il pieno. Si tratta di uffici e locali sparsi a macchia di leopardo per la città, dal centro alle periferie, e che vanno dai 19 ai 600 metri quadrati.
Tra i soggetti che hanno ottenuto i punteggi più alti la parrocchia Madonna di Lourdes e quella di Santa Maria degli Angeli, associazioni conosciute come Clac e Le Onde, Fablab, Omnia, Informagiovani, Tommaso Natale e dintorni, Giovani In, Elementi, Photofficine, Parsifal, Alpha, Life and life, l’Ail, Italia Nostra, il centro studi Agorà, l’Avis, il Pio La Torre, la Guardia costiera ausiliaria, Emmaus e Socialismo Oggi. Alcuni riceveranno subito l’assegnazione, altri dovranno attendere il sorteggio. Il prossimo passo sarà invece un nuovo avviso per 37 terreni confiscati.