VITTORIA (RAGUSA) – Si è svolta ieri sera in piazza del Popolo, a Vittoria (Ragusa), una manifestazione di solidarietà per la famiglia Zaouali, rimasta vittima dell’incendio appiccato all’abitazione, nel cuore della notte, da Wajdi Zaouali, il figlio maschio.
Vittoria, il rogo e le donne morte
Nel rogo sono morte Mariem Sassi di 55 anni e Sameh, 34 anni. Gravemente ustionati, e tuttora ricoverati in prognosi riservata, il padre Kamel Zaouali di 57 anni e l’altra sorella Omaima, 19 anni. La famiglia Zaouali aveva segnalato le violenze e le minacce del figlio, che era in cura al dipartimento di salute mentale. La manifestazione è stata organizzata da alcuni membri della comunità islamica.
Il dolore e la manifestazione
“Non si può lasciare libero uno che minaccia di morte fino a quando uccide”, la scritta in uno degli striscioni. E un altro: “Non rimaniamo indifferenti davanti alla violenza”. Sono intervenuti il sindaco a Francesco Aiello, l’assessore Francesca Corbino, la consigliera comunale Valentina Argentin. La manifestazione si è chiusa con una preghiera recitata dall’imam Chouaf Labbadi.
Martedì prossimo, nel cimitero di Vittoria, si svolgerà l’autopsia sui corpi delle due vittime. Poi le salme saranno restituite ai familiari per il rito funebre, non si sa ancora se a Vittoria o in Tunisia. Il sindaco proclamerà, nel giorno dei funerali, il lutto cittadino.