PALERMO – Si sarebbe allontanata per qualche istante dalla stanza in cui c’era la bambina. Doveva andare in bagno e avrebbe chiesto ad un altro figlio di controllarla.
È la madre della piccola di 11 anni morta a Palermo a raccontare la sua versione ai poliziotti della squadra mobile.
Prova a sgombrare il campo da ogni sospetto. “Amavo mia figlia,;mi prendevo costantemente cura di Maria”, impossibilitata a muoversi a causa di una grave malattia. Il contesto è di forte disagio economico e sociale, sconosciuto ai servizi sociali.
La madre ricostruisce quanto sarebbe accaduto sabato scorso nell’abitazione di via Tiro a segno, non lontano alla stazione centrale e dalla missione voluta da Biagio Conte.
Quando è tornata nella stanza la figlia era in preda ad una crisi epilettica. Non era la prima volta che accadeva. Ha perso i sensi e la madre le avrebbe praticato la respirazione bocca a bocca dopo averla distesa sul letto. “È morta tra le mie braccia, è stata una disgrazia”, ha aggiunto la mamma.
A quel punto ha chiamato la vicina di casa e insieme sono corse all’ospedale Buccheri La Ferla. Non c’è stato nulla da fare.
Giovedì sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica. Non vi parteciperà un consulente della famiglia della bimba. Una scelta che, spiega l’avvocato Gaetano Turrisi, “dimostra la piena fiducia nel lavoro della magistratura. Ciò che ci preme fin d’ora chiarire è che ci si trova dinanzi ad una terribile disgrazia, di certo non ad una madre che non si prende cura di sua figlia”.
Il legale comprende anche la scelta dei pubblici ministeri di affidare momentaneamente gli altri quattro figli agli assistenti sociali. “Una decisione che denota una doverosa cautela durante lo svolgimento delle indagini, ma che siamo certi verrà meno. In caso contrario ad una tragedia inevitabile se ne aggiungerebbe un’altra evitabile, e cioè quella di sottrarre i figli all’amore di una madre”.
I familiari sono certi che l’autopsia chiarirà tutti i dubbi, a cominciare dall’odore di benzina rilevato sui vestiti della undicenne. I poliziotti hanno sequestrato una bottiglia di benzina, ma la madre racconta di averla vista dove è sempre stata, sul davanzale di una finestra”.

