Vittoria, terremoto elettorale - Live Sicilia

Vittoria, terremoto elettorale

le elezioni traballanti
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Traballano le alleanze a Vittoria sul fronte del centrosinistra e il partito di Antonio Di Pietro si defila, complice l’ingresso nella coalizione dello scudocrociato. Il sindaco uscente Giuseppe Nicosia, del Pd, ha infatti governato negli ultimi cinque anni con una coalizione che poteva contare anche sull’appoggio dell’IdV, con un assessore in giunta. Il ballottaggio con il candidato di Forza del Sud Carmelo Incardona ha terremotato la politica vittoriese, creando apparentamenti, fino a poco tempo fa, impensabili. Francesco Aiello, storico leader comunista, forte del suo 20% di voti è stato sibillino. Nessuna indicazione chiara di voto. Ma su Facebook gira la frase dei suoi sostenitori: “Il nemico del mio nemico è mio amico”. Se il suo nemico giurato è Giuseppe Nicosia il rebus è presto risolto. Buona parte dei voti di Aiello confluiranno sulla sponda dell’ex An Carmelo Incardona.

Il terremoto in casa IdV l’ha provocato, come detto, l’alleanza con l’Udc di Barrano, che porta in dote un modesto capitale di voti, non superando il 5%, ma che in fase di ballottaggio torneranno utili. Il senatore Fabio Giambrone è subito intervenuto per togliere il partito del gabbiano da una simile intesa elettorale: “Non ci apparentiamo con l’Udc e non firmiamo nessun accorso politico”. L’IdV aveva già un assessorato designato destinato a Giuseppe Malignaggi ma l’alleanza con i democristiani non s’ha da fare. Lo spiega telefonicamente a LiveSicilia Gianni Iacono, coordinatore provinciale del partito:  “La nostra linea di alleanze è stata decisa a livello nazionale e noi non siamo fra quelli che debbono mettersi insieme per forza pur di vincere. Perché poi si deve governare e bene. Non è possibile che l’Udc si metta dove conviene. Ad esempio a Ragusa hanno sostenuto il centrodestra di Dipasquale e alla Provincia siamo in forte contrasto. Insomma, questa operazione non ci è piaciuta”.

Dopo qualche minuto Gianni Iacono richiama il cronista. Vuole precisare dell’altro. Infatti gli esponenti dell’Idv di Vittoria avevano invocato il “modello Macerata”, dove il loro partito aveva stretto alleanze con gli uomini di Casini. “A Macerata, presa come esempio da molti, c’era un accordo diverso a livello regionale. Non possiamo avere una posizione a Ragusa contro l’Udc e a 13 km di distanza ci alleiamo con loro. A Vittoria il partito è commissariato e abbiamo ritirato l’assessore designato, ma se lui vorrà far parte della squadra di Nicosia sarà una scelta personale e fuori dal partito”.


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