Dopo il turno di riposo per il doppio impegno della nazionale, il campionato del Palermo riparte dallo stadio Armando Picchi contro un Livorno, fanalino di coda della classifica, in crisi di gioco e di risultati.
I rosanero, spinti dalle parole di mister Zenga alla vigilia, scendono in campo con il piglio giusto per dimostrare ai tifosi che il successo casalingo contro la Juventus non sia stato solo un singolo episodio. Il Livorno, di contro, è chiamato ad una prova d’orgoglio dopo il deludente avvio di stagione che lo ha visto conquistare appena tre punti. Russo deve rinunciare a Candreva, affidandosi a Pulzetti dietro tandem d’attacco Tavano-Lucarelli. Nel Palermo, invece, da registrare il forfait di Sirigu sostituito da Rubinho.
L’avvio di partita è una lunga fase di studio con le squadre molto abbottonate. Le bocche da fuoco, dell’una e dell’altra compagine, non vengono servite a dovere dai compagni e il gioco si risolve in soluzioni fisiche a centrocampo. Il Palermo mostra una maggior scioltezza nella gestione e nella circolazione di palla e al 14′ è Kjaer a mancare di poco il colpaccio, di testa, imbeccato magistralmente da Miccoli. La reazione del Livorno non tarda ad arrivare. Pieri, tra i migliori in campo per gli amaranto, serve Pulzetti in area con un cross millimetrico. Il colpo di testa dell’attaccante livornese, però, viene parato con un ottimo riflesso dal rientrante Robinho. La partita si accende e il Palermo si fa vedere ancora dalle parti di De Lucia. Stavolta, al 26′, a mancare clamorosamente il gol è Miccoli. Il fantasista salentino sfrutta un rimpallo sbagliato della difesa amaranto e si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore avversario. Il suo tiro, però, si spegne miseramente, e soprattutto inaspettatamente, al lato. Nonostante queste due fiammate le squadre stentano a dare continuità e profondità alle proprie azioni d’attacco. Il primo tempo si avvia alla conclusione con l’apprensione per le condizioni di salute di Rivas che cade male dopo uno scontro nell’area del Palermo. Il giocatore in prestito dall’Inter, dopo aver perso conoscenza, viene portato via in ambulanza. Al suo posto Russo inserisce Candreva. Sul campo, intanto, Zenga fa salire gli esterni Balzaretti e Cassani, con la consapevolezza, probabilmente, di poter affrontare la gara con un piglio più spregiudicato e ottenere qualcosa in più dalla partita. Qualcosa che però, almeno nella prima frazione di gioco, non arriva.
Il secondo tempo si apre con l’ingresso di Nocerino al posto di Pastore, che ben aveva figurato nei primi 45 minuti, e di Danilevicius per Tavano. Il Palermo affronta timidamente la seconda frazione di gioco con un ritmo più lento rispetto al primo tempo. Un atteggiamento che viene punito all’ottavo minuto, da una zampata di Danilevicius che devia in rete un pallone teso sparato da Lucarelli. La gioia degli amaranto, però dura appena 60 secondi. Il Palermo, infatti, trova subito il pareggio grazie ad una reazione d’orgoglio che passa per i piedi di Miccoli. Il Romario del Salento è battere De Lucia con un colpo sotto imparabile. Zenga chiama in panca Cavani per Succi. Al 19′ Tagliavento è troppo severo ad ammonire Nocerino per un intervento irregolare su Candreva. Il Livorno ha bisogno dei tre punti e fa la partita. Gli amaranto fanno circolare palla molto più degli ospiti e si fanno vedere con più insistenza dalle parti di Rubinho, senza però aver mai l’ultimo tocco. Il Palermo sembra accontentarsi del pareggio e raramente cerca di organizzare azioni d’attacco più pericolose. Al 28′ il Livorno va vicino al raddoppio ma il portiere rosanero è bravo ad opporsi ad una gran botta di Pulzetti. Il Palermo subisce gli attacchi dei padroni di casa che trovano anche il gol, ancora con Danilevicius, ma che viene annullato giustamente per fuorigioco. Lo scampato pericolo scuote gli uomini di Zenga e al 36′ sono proprio i rosa a portarsi in vantaggio con un bel tiro al volo di Balzaretti. Russo prova il tutto per tutto richiamando Pulzetti e mandando in campo Cellerino; Zenga risponde dando spazio a Bertolo al posto di Simplicio. Negli ultimi minuti il Livorno è trascinato dal suo capitano Lucarelli che prima reclama un calcio di rigore per una trattenuta di Kjaer in area, e poi spedisce fuori di poco un bella punizione calciata da buona posizione. Il triplice fischio giunge 3 minuti dopo il 45′ e consegna al Palermo la seconda vittoria di fila e 12 punti in classifica. Buio pesto, invece, per il Livorno ancora ultimo in classifica ancora fermo a 3 punti.