CATANIA – “Il prossimo giovedì 29 maggio si terrà a Catania (Salone della CGIL, via Crociferi, 40, alle 17.00) – organizzato dall’associazione Volerelaluna Catania – una conferenza che avrà come suo “focus” la città di Catania, della quale prenderà in esame come la società civile da essa espressa abbia intrecciato le vicende col potere che l’ha governata e di conseguenza le modalità con cui si è esercitata la raccolta del consenso che ha permesso di amministrarla.
La conferenza trarrà spunto da una visione disincantata ma al tempo stesso realistica dei principali parametri economici e sociali che l’hanno segnata nell’ultimo ventennio e che dimostrano una arretratezza che colloca la città etnea, nei vari parametri che vengono esaminati, ai margini e in coda alla classifica delle realtà urbane italiane. Questo esame – condotto da Rita Palidda, già docente nella facoltà di Scienze politiche di Catania – sarà ulteriormente articolato nello specifico del suo ritardo nel campo dell’innovazione, specie quella digitale, da Davide Arcidiacono (ricercatore a Scienze politiche).
Dopo questa analisi, ricca di dati, sulla condizione reale, si passerà ad esaminare il modo in cui si è espresso il consenso, esaminando “le regole del gioco” che l’hanno reso possibile (con gli interventi di Rossana Sanpugnaro e Francesca Montemagno, docenti a Scienze politiche) e quali siano le differenze che hanno caratterizzato il voto dell’elettorato di centro-destra e centro-sinistra, quel voto “personalizzato” che sarebbe troppo riduttivo catalogare dietro la facile formula del “clientelismo; su questo parlerà Paolino Maniscalco, che ebbe anche esperienza di governo nella prima giunta di Enzo Bianco, potendo studiare i meccanismi di potere dall’interno e le cui riflessioni sono state consegnate nel suo volume L’occasione perduta. Ricordi di un assessore della primavera di Catania (Algra Editore, 2023).
Infine si prenderà in esame l’organizzazione del consenso in un caso specifico, quello del MPA di Raffaele Lombardo, con il contributo di Antonio Vesco (docente di Antropologia culturale) e la grande questione delle periferie di Catania, con i connessi problemi del rischio di povertà economica ed anche educativa, affrontata da Antonio Fisichella (anche lui autore di un volume – Una città in pugno, Mesogea, 2020 – che descrive le vicende di Catania nel campo dell’informazione nel suo rapporto con il potere).
Un pomeriggio assai denso, ma che forse porterà maggior luce nella comprensione della realtà di Catania in vista dei prossimi appuntamenti che per essa si intravvedono, come il nuovo Piano Urbanistico Generale, il piano di ristrutturazione del Porto nonché l’annosa vicenda di c.so Martiri della Libertà, sulle cui ultime questioni l’associazione Volerelaluna Catania ha già intrapreso delle pubbliche iniziative”.