PALERMO – La sconfitta di Milano, come prevedibile, non è andata giù a Maurizio Zamparini. Non per la sconfitta in sé, quanto per l’atteggiamento mostrato dal suo Palermo contro un avversario nettamente superiore: “Ho visto un brutto Palermo come mentalità – ha ammesso Zamparini a Radio Kiss Kiss – un Palermo perdente. Noi abbiamo una buona squadra, ma dobbiamo cambiare mentalità col Napoli. Se la mentalità è quella che dà il suo allenatore, allora col Napoli perdiamo 5-0”. Una stilettata diretta verso Giuseppe Iachini, reo secondo Zamparini di aver presentato un Palermo eccessivamente guardingo: “Gli voglio bene, ma il Palermo deve giocare a calcio e per ora non lo sta facendo. Niente barricate, impariamo da Frosinone e Carpi, dinanzi alle quale mi inchino”.
Proprio il Frosinone, dopo l’ultimo turno di campionato, si è portato ad un solo punto dai rosa. La zona retrocessione si fa sempre più vicina, ma Zamparini resta fiducioso: “Nella mia tabella salvezza ho messo zero punti con Inter e Napoli per disparità tecnica, ma voglio un Palermo che combatta. Per questo ammiro Carpi e Frosinone, perché loro combattono”. Il prossimo turno col Napoli, dunque, vede un Palermo spacciato: “Il Napoli è una squadra, Sarri li fa giocare al calcio. Spero solo che l’ambiente non gli metta troppa pressione, perché se non vincono il campionato quest’anno lo faranno l’anno prossimo”. Ed è per il Napoli che Zamparini “tifa” in ottica scudetto: “Seguo i vari Dybala, Cavani e Pastore come dei figli. Il mio cuore, però, dice comunque Napoli. È ora di finirla con le superpotenze”.
Una volta toccato l’argomento Dybala, Zamparini si lancia in un secondo attacco a Iachini, che non avrebbe individuato a suo dire il giusto modulo per il Palermo dopo la cessione dell’argentino: “Non si può giocare allo stesso modulo senza Dybala. Se già la Juventus cambia senza Dybala, figuratevi il Palermo. Una cosa che Iachini oggi non ha capito perché non ragiona come me”. È anche vero che la cessione dell’attaccante sudamericano ha indebolito notevolmente il Palermo, costretto ora a lottare per non retrocedere: “Ma mettetevi nei panni di un presidente insultato dalla piazza. Come dice un proverbio indiano, prima di giudicare qualcuno bisogna indossare per un giorno i suoi mocassini. E Il Palermo se quest’anno non vende un giocatore avrà altri sedici milioni di perdita”.
Cessioni obbligate, dunque, con Franco Vazquez in vetrina in vista del mercato estivo. Il fantasista italo-argentino lascerà Palermo al termine della stagione e Zamparini “chiama” De Laurentiis per portare il Mudo a Napoli: “Vazquez non l’ho dato ancora a nessuno. Sarei felice di darlo al Napoli, è il trequartista più forte d’Europa. Ha il calcio nel sangue, lui da solo è mezzo Palermo. Magari andasse a Napoli, se De Laurentiis lo vuole spero non tiri sul prezzo. Mi aveva già chiesto Dybala, poi ha tentennato, anche perché Sarri non è allenatore per i Dybala e i Vazquez. In questo senso ha ancora la mentalità da Empoli”.