Maurizio Zamparini non usa mezzi termini: “E’ una vergogna”. Così il presidente del Palermo commenta l’aggressione a colpi di catene subita da Cavani e Bertolo all’incrocio tra via Perpignano e Vial Regione, al termine dell’allenamento pomeridiano al campo militare “Tenente Onorato”. Zamparini, intervistato dal sito stadionews, ha intimato ai tifosi di “sistemare la facenda, isolando la parte non sana”, ammonendo che se un episodio dovesse riaccadere, lui non esiterebbe ad andare via. “Se si dovesse scoprire che sono stati tifosi a fare questa cosa io me ne vado. Non so quali siano i reali motivi di questa aggressione. Non ho ancora sentito i giocatori, non voglio appensantire la questione, i miei collaboratori sono stati vicini a loro. Io come italiano provo vergogna e come palermitano proverei la stessa vergogna”. Il numero uno di viale Del Fante, inoltre, teme che l’episodio possa avere ripercussioni sul futuro della squadra stessa e sulla parte sana della tifoseria: “Con questo gesto Palermo è tornata indietro di cento anni. Se ho intenzione di incotrare i tifosi? Assolutamente no”.
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