Zamparini, sogno per Vazquez: | "Con uno sceicco lo tengo" - Live Sicilia

Zamparini, sogno per Vazquez: | “Con uno sceicco lo tengo”

Il presidente del Palermo è consapevole del fatto che la rosa a disposizione di Ballardini abbia bisogno di qualche ritocco, ma torna a parlare anche del Mudo: la sua cessione potrebbe rivelarsi inevitabile, a meno che non arrivino nuovi investitori.

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PALERMO – Mancano meno di due mesi all’apertura del calciomercato invernale, ma Maurizio Zamparini ha già pronta la strategia per il Palermo che verrà. Un Palermo che necessita di qualche rinforzo per chiudere al meglio questa stagione e per consegnare a Davide Ballardini una rosa funzionale al suo credo calcistico, motivo per cui il patron friulano sembra non volersi tirare indietro in tema di nuovi acquisti: “A gennaio prenderemo quei rinforzi che non siamo riusciti a portare a Palermo quest’estate – ha dichiarato Zamparini a “La Politica nel Pallone” su GR Parlamento – in questo modo completeremo la nostra rosa, che giudico già competitiva”.

Per un Palermo che si rinforza, c’è però anche chi si avvicina sempre più all’addio. Franco Vazquez potrebbe non restare a lungo in maglia rosanero, anche se una sua cessione è ipotizzabile solo a partire da giugno, stando alle ultime smentite del presidente. Zamparini spera comunque di poter riuscire nel miracolo e di trattenere il fantasista italo-argentino anche nella prossima stagione: “Mi auguro che a giugno arrivi uno sceicco, così lo tengo qui”. Difficile immaginare già da questa stagione un Palermo senza Vazquez, considerando soprattutto i problemi in attacco mostrati dai rosa: “Ci manca qualcosa davanti – ha ammesso il patron rosanero – ma se Gilardino e Djurdjevic girano siamo a posto”.

Zamparini, infine, torna sull’esonero di Giuseppe Iachini, sollevato dall’incarico per far spazio al ritorno di Davide Ballardini, già allenatore del Palermo nella stagione 2008/09. Un esonero necessario, stando alle parole del presidente, perché il rapporto tra i due era ormai deteriorato: “Tra di noi non c’era più feeling, anche la squadra si era ingrigita. Ho avuto paura, non avevamo più un gioco e tra il tecnico e la società non c’era più sintonia. Col cambio di allenatore spero di aver fatto la scelta giunta”.


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