Zamparini-Viola, si può trattare: |“Incontrerò investitori americani” - Live Sicilia

Zamparini-Viola, si può trattare: |“Incontrerò investitori americani”

In casa Palermo si inizia a pensare al futuro societario: l’identikit del possibile nuovo socio.

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PALERMO – Senza più il campo e senza più partite, l’estate del Palermo verrà vissuta su due fronti. Quello del mercato, dove le uscite rischiano di avere un peso maggiore rispetto alle entrate, e quello della caccia a nuovi soci, per rendere il club più forte economicamente e strutturalmente. Che Maurizio Zamparini vada cercando nuovi investitori dall’estero è storia nota da anni, mentre solo di recente si è concretizzata la pista che porta agli Stati Uniti. Una pista che, come riferisce la Gazzetta dello Sport, sembra aver trovato la tanto attesa destinazione: Vincent e John Viola, imprenditori newyorchesi (rispettivamente padre e figlio) e proprietari della Virtu Financial, società di brokeraggio statunitense. Non solo affari, però: la famiglia, di evidenti origini italiane, segue con passione il calcio e il Palermo, col figlio John in carica inoltre nel ruolo di presidente della National Italian American Foundation.

Questo dunque il profilo del nuovo, possibile, socio di Maurizio Zamparini. Da capire quali siano le reali intenzioni, se quelle di un ingresso diretto in società con l’acquisto dell’intero pacchetto azionario o soltanto come stakeholder di minoranza. Sta di fatto che il Palermo può avere nuove forze e che Zamparini è pronto a discutere: “Incontrerò nelle prossime ore un potenziale investitore americano – ammette il patron rosanero alla Gazzetta dello Sport – è questa la novità. Il nostro calcio ha bisogno di nuovi contributi e deve imparare dal modello inglese. Voglio valorizzare il telaio esistente, spero di coinvolgere gli americani”. Investitori che non riguardano la sfera di interessi di Joe Tacopina, incaricato mesi fa proprio da Zamparini per fare “caccia” negli Usa: “Tacopina non c’entra nulla”, rassicura il presidente del Palermo, che poi annuncia il suo imminente ritiro: “Farò il presidente per altri due anni, poi lascerò la scena”.

Un’uscita graduale, quella di Zamparini, che intanto vuole assicurarsi di lasciare il Palermo in mani solide per riportare la squadra e la società ai livelli raggiunti poco più di cinque anni fa: “Voglio molto bene al Palermo e voglio migliorarlo con nuovi innesti di qualità per puntare di nuovo all’Europa League – prosegue Zamparini -. Riparto da Di Marzio, che ha fatto un gran lavoro, e da Ballardini, che ha avuto meriti importanti nell’ottenimento della salvezza”. Bisognerà intervenire sul mercato per rinforzare a tal punto una squadra che s’è salvata all’ultima giornata, ma ad oggi le certezze arrivano solo dal fronte cessioni: “Vazquez andrà via per esigenze di bilancio – conferma il patron – più probabilmente in Inghilterra, anche se lo vedrei bene in coppia con Higuain”.

Oltre a quella del Mudo, è ormai certa la dipartita di Stefano Sorrentino. Il capitano, in scadenza di contratto, non rinnoverà col Palermo. Sul suo futuro sembra esserci un ritorno al Chievo, anche se Zamparini ha ormai in mente soltanto il futuro della porta rosanero: “Gli ho proposto un contratto – ha ammesso a “la Repubblica” – . Per non averlo firmato avrà i suoi buoni motivi. Lui ha dato tanto al Palermo e se vorrà andar via non lo tratterrò. Posavec è già pronto e diventerà uno dei migliori portieri d’Italia”. Chi invece resterà sicuramente, stando alle parole del presidente, è Alberto Gilardino: “Lui ci mette entusiasmo e voglia. Sono molto contento del suo rendimento. Resterà sicuramente”. Non mancano, inoltre, le delusioni: “Speravo che Djurdjevic mi desse qualcosa in più. Trajkovski è bravo ma dobbiamo avere la pazienza di aspettarlo così come abbiamo aspettato Dybala e Vazquez. Balogh diventerà fortissimo. Chi mi ha deluso è Cristante. È un bravo ragazzo ma non ci è servito a nulla”.

Dal futuro dei giocatori e dal futuro societario, infine, passa anche il futuro di Zamparini. Se tra due anni ci si dovrà aspettare la sua uscita di scena, bisognerà capire quale sarà la sua posizione prima di annunciare l’addio definitivo al calcio: “Sul mio ruolo futuro vedremo, ma aver mantenuto la categoria è fondamentale”. E chissà che nel nuovo Palermo non continui ad essere presente anche Gianni Di Marzio, che nel ruolo di consulente tecnico personale del patron ha saputo ridare entusiasmo ad una squadra smarrita, e che con la sua esperienza potrebbe risultare utile in sede di mercato: “Usciremo dal calcio insieme – conclude Zamparini -. Mercoledì lo vedrò per cominciare ad allestire la squadra per la prossima stagione”.


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