PALERMO – E’ entrata ufficialmente in vigore, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, la Finanziaria regionale 2016. Un corpo di norme fra cui quella sulle Ztl, che tante polemiche ha generato ma che non ha convinto il comune di Palermo a temporeggiare sull’avvio della zona a traffico limitato che resta fissato per il 31 marzo prossimo.
“Mi appello a tutti i palermitani: non fate il pass, ma se necessario fate quello semestrale – dice il deputato regionale del Misto Giuseppe Milazzo, ‘padre’ dell’articolo blocca-Ztl – sono fiducioso che la Ztl verrà modificata o, se l’amministrazione continuerà su questa strada, si troverà di fronte alla decisione di un giudice amministrativo che annullerà tutto perché l’impianto è difforme rispetto alla norma regionale da oggi in vigore. Contiamo da oggi 90 giorni non per inviare il regolamento al consiglio, ma per l’approvazione finale: gli uffici comunali lavorino alla delibera a tutela dell’amministrazione. Io lunedì depositerò un esposto indirizzato al sindaco, al presidente del consiglio comunale, ai revisori, ai capigruppo, al Ragioniere e al Segretario generale e per conoscenza alla Corte dei Conti, al Tar e alla Procura della Repubblica. L’amministrazione ha il dovere di produrre gli atti in autotutela: se il giudice sospenderà o annullerà il provvedimento, ogni effetto sarà negativo per le casse comunali e chi ne ha responsabilità dovrà risponderne. Mi appello al Segretario e al Ragioniere generale perché evidenzino a quali rischi andiamo incontro senza un regolamento attuativo che è di competenza solo del consiglio. La riduzione di 10 euro per i residenti è una regolamentazione che non è competenza della giunta: la legge regionale stabilisce principi di regolamentazione, riconosce le competenze dei comuni ma dà alcune linee per garantire parità di trattamento fra tutti i cittadini, residenti e non residenti. La legge prevede anche il monitoraggio dell’aria. Il sindaco per istituire la tassa chiama il consiglio, per fare agevolazioni fa da sè: delle due l’una, o fa tutto lui o fa tutto il consiglio. La Regione difenderà la norma, se necessario, ma intanto i 90 giorni saranno già passati e i giudici interverranno”.