PALERMO – Posticipare di mezz’ora la Ztl? No, non si può. A fare richiesta era stata la Prima circoscrizione del comune di Palermo, in seguito all’approvazione di una mozione presentata dal consigliere Francesca Vetrana, eletta con Palermo 2022. Un’istanza a cui, però, la giunta Orlando ha risposto picche.
“L’istituzione della limitazione fonda sul presupposto ambientale di contrastare i fenomeni di inquinamento veicolare, proponendosi di diminuire l’uso dell’automobile a favore di modalità di trasporto alternative – si legge in una nota firmata dall’assessore Iolanda Riolo – Pertanto anche la scelta di ricomprendere negli orari di validità della Ztl le fesce giornalieri dove si registrano i maggiori valori di flusso veicolare, dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 22, è parte di una strategia complessiva”. Insomma, la Ztl ha un senso soltanto se è in vigore quando circolano più auto.
La mozione della circoscrizione, votata a maggioranza, aveva l’obiettivo di consentire ai genitori che devono accompagnare i figli a scuola di non prendere multe: “Alcune automobili sono piuttosto datate – si legge nella mozione – e altre ancora provengono da altre Province, non possono né pagare il biglietto giornaliero, né abbonarsi. La mezz’ora in più servirebbe solo per uscire dalla Ztl, dopo che gli alunni hanno fatto ingresso a scuola”.
“Si tratta comunque di osservazioni da tenere in considerazione – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 a Sala delle Lapidi – durante la fase di revisione del Pgtu che dovrà, necessariamente, tenere anche conto dell’esperienza maturata in questi anni”.