Comune, guerra sui conti - Live Sicilia

Comune, guerra sui conti

E' guerra di cifre tra il ragioniere generale del comune di Catania, Giorgio Santonocito, e i revisori dei conti che hanno bocciato il bilancio di Palazzo degli Elefanti.

Dopo la bocciatura – svelata da Livesicilia – da parte dei revisori dei Conti del bilancio 2011, interviene il ragioniere generale Giorgio Santonocito: “I rilievi dei revisori non corrispondono in alcun modo alla realtà contabile dell’Ente”.

Santonocito contesta innanzitutto la metodologia di analisi del bilancio da parte dell’organo di revisione, si tratta di un’analisi “a campione”, effettuata su alcune direzioni comunali, dalla quale sarebbe risultata un’incongruenza tra i crediti inseriti in bilancio e quelli effettivamente esigibili. Partendo da questa “incongruenza” i revisori sono arrivati alla conclusione che “non può essere attestata la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione”.

Secca la replica del ragioniere generale: “La metodologia di analisi ‘a campione’ effettuata su alcune Direzioni, appare infatti inidonea alla verifica contabile cui i revisori sono chiamati in sede di parere sul Bilancio: essa non permette di evidenziare la dimensione complessiva del Bilancio, non consentendo di rilevare quei residui (crediti) la cui sussistenza è stata effettivamente certificata da altre Direzioni, quali la direzione Personale, la direzione Ragioneria Generale, diverse da quelle soggette a campionamento”.

LE CONTESTAZIONI DEI REVISORI
La questione è molto delicata. I residui attivi sono dei crediti che il Comune dovrebbe riscuotere grazie ai quali il bilancio resta in piedi. I residui attivi devono essere certificati dalle direzioni comunali di ogni singolo ramo dell’amministrazione. Confrontando i dati contenuti nelle certificazioni di alcuni dirigenti, con le cifre inserite nel bilancio che dovrebbe essere approvato dal consiglio comunale, i revisori hanno documentato l’esistenza di importi maggiorati per qualche milione di euro. La direzione Sport ha certificato una differenza di 28mila euro in meno rispetto alle cifre inserite in bilancio; la direzione Famiglia ha certificato l’esistenza di 426mila euro in meno di residui attivi rispetto al bilancio comunale; la direzione Cultura e Turismo addirittura ha documentato -sempre secondo la ricostruzione dei revisori- l’esistenza di importi maggiorati per 891mila euro. Su queste basi l’organo di revisione non ha espresso il parere favorevole per l’approvazione del bilancio 2011.

LA REPLICA DI SANTONOCITO
Secondo il ragioniere generale Giorgio Santonocito esisterebbero altre note protocollate dalle direzioni che dimostrerebbero come i dati dei revisori “sono inesatti” ma soprattutto, modificando il metodo di analisi della certificazione dei residui e passando ad un’analisi “centralizzata”, “si desume chiaramente -spiega Santonocito – il dovere di mantenimento di tutti i residui riportati nel Rendiconto 2011 in quanto su tutti è stata espressa certificazione di mantenimento, se pure da Direzioni diverse rispetto a quelle oggetto di controllo campionario”. Per questo, l’eliminazione degli importi di residui attivi, ritenuti maggiorati dai revisori, “sarebbe un grave errore contabile”.

L’intera vicenda, secondo il ragioniere generale, sarebbe conseguenza di “un semplice errore metodologico che si confida di superare grazie ai chiarimenti forniti”. In ogni caso, Giorgio Santonocito è sicuro che “le asserite incongruenze non possono svilire l’enorme lavoro di revisione e pulizia del Bilancio realizzato da questa Amministrazione che, nei quattro anni di propria gestione (2008/2011), ha eliminato dal Bilancio oltre 474,9 milioni euro di crediti inesigibili, tutti ereditati dalle precedenti gestioni”. Quest’eliminazione, di cui Santonocito è soddisfatto, corrisponderebbe al 12% del totale. “Una percentuale -conclude il ragioniere generale- di gran lunga superiore alla media nazionale, rilevata su tutti i comuni di Italia, che si attesta al 6%”.


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