Maxi concorso al Ministero della Cultura: come partecipare

1.800 posti a tempo indeterminato al MiC: al via il concorso

I requisiti richiesti e come presentare domanda

ROMA – Sul sito del MiC è stato pubblicato il bando per il concorso per il reclutamento di 1.800 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area assistenti dei ruoli del Ministero della cultura.

Il personale sarà così ripartito: 1.500 unità di assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali nell’ambito della famiglia professionale “Promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio”. 300 unità di assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione nell’ambito della famiglia professionale “Tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale”.

Requisiti per l’ammissione

Chi vorrà partecipare al concorso dovrà avere dei requisiti:

  • Cittadinanza italiana o possesso dei requisiti previsti dall’articolo 38, commi 1, 2 e 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;
  • Maggiore età;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • Non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, in forza di norme di settore, o licenziati per le medesime ragioni ovvero per motivi disciplinari ai sensi della vigente normativa di legge e/o contrattuale, ovvero dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile;
  • Non aver riportato condanne, con sentenza passata in giudicato, per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione. Coloro che hanno in corso procedimenti penali, procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel casellario giudiziale, ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, ne danno notizia al momento della candidatura, precisando la data del provvedimento e l’autorità giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale;
  • Idoneità fisica allo specifico impiego cui il codice di concorso si riferisce;
  • Possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado presso un istituto statale, paritario o legalmente riconosciuto.

Come partecipare al concorso al Ministero della Cultura

La domanda di partecipazione al concorso può essere presentata per uno solo dei codici di concorso. Il candidato dovrà inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNE/eIDAS, compilando il format di candidatura sul Portale “inPA” (link più in basso).

All’atto della registrazione l’interessato dovrà compilare il proprio curriculum vitae, con valore di dichiarazione sostitutiva di certificazione. Per la partecipazione al concorso il candidato deve essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) a lui intestato o di un domicilio digitale.

Quali sono i termini e la quota di partecipazione

La registrazione, la compilazione e l’invio online della domanda devono essere completati entro il termine di trenta giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando sul sito del Portale “inPA”. Tale termine è perentorio e sono accettate esclusivamente e indifferibilmente le domande inviate prima dello spirare dello stesso.

Per la partecipazione al concorso deve essere effettuato, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di euro 10,00 sulla base delle indicazioni riportate su Portale “inPA”. Il versamento della quota di partecipazione deve essere effettuato entro il termine di scadenza di cui al precedente comma 2. Il contributo di ammissione non è rimborsabile. Nell’apposito modulo di presentazione della domanda, tenuto conto dell’effettivo possesso dei requisiti che vengono in tal modo autocertificati ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente.

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