"Da quando, sabato scorso, si è ripreso il tema di un Partito del Sud, del cui concepimento l'onorevole Gianfranco Micciché ha giustamente vantato la primogenitura, è tutto un susseguirsi di critiche, velate minacce, richiami alla coerenza, squallide trappole giornalistiche e invenzioni varie, messi in campo dall'ascarismo militante, politico e mediatico, timoroso di perdere consolidate rendite di posizione costruite sullo sfruttamento della Sicilia e dei siciliani". Lo afferma in una nota il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che spiega di "non aver auspicato la fine politica di Berlusconi".
"Da quando, sabato scorso, si è ripreso il tema di un Partito del Sud, del cui concepimento l'onorevole Gianfranco Micciché ha giustamente vantato la primogenitura, è tutto un susseguirsi di critiche, velate minacce, richiami alla coerenza, squallide trappole giornalistiche e invenzioni varie, messi in campo dall'ascarismo militante, politico e mediatico, timoroso di perdere consolidate rendite di posizione costruite sullo sfruttamento della Sicilia e dei siciliani". Lo afferma in una nota il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che spiega di "non aver auspicato la fine politica di Berlusconi".
"Da quando, sabato scorso, si è ripreso il tema di un Partito del Sud, del cui concepimento l'onorevole Gianfranco Micciché ha giustamente vantato la primogenitura, è tutto un susseguirsi di critiche, velate minacce, richiami alla coerenza, squallide trappole giornalistiche e invenzioni varie, messi in campo dall'ascarismo militante, politico e mediatico, timoroso di perdere consolidate rendite di posizione costruite sullo sfruttamento della Sicilia e dei siciliani". Lo afferma in una nota il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che spiega di "non aver auspicato la fine politica di Berlusconi".