Scilabra replica ai sindacati: | "Atteggiamento incoerente" - Live Sicilia

Scilabra replica ai sindacati: | “Atteggiamento incoerente”

L'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra

L'assessore: "Cgil, Cisl e Uil tentano di generare un allarme sociale da incanalare contro il governo e contro le nostre intenzioni di riforma della formazione professionale. Queste sigle vogliono ancora corsi per ricamatrici, per femme de chambre, per attore, per esperto di abbronzatura?"

Dopo l'annuncio dello sciopero
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PALERMO – Dopo la pubblicazione del nuovo bando per la Formazione, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato una manifestazione di protesta per il prossimo 4 giugno. Una decisione che ha sorpreso l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, oggi a Roma per incontrare il governo nazionale.

“Nell’ultimo incontro avuto con tutte le organizzazioni sindacali a Palazzo d’Orleans – ha commentato – ci è stato chiesto di mettere nero su bianco la nostra intenzione di rieditare quella parte di attività formative presenti nell’ex Avviso 20 che rispondevano alle esigenze di compatibilità tecniche con il Piano Giovani. Ritenevano, in quella data, che l’ufficialità di questa intenzione avrebbe dato serenità ai lavoratori che essi rappresentano. Ieri quell’atto tanto richiesto è stato firmato ma CGIL, CISL e UIL confermano lo sciopero del 4 Giugno e iniziano a dare i numeri su 4.000 presunti licenziamenti. Queste organizzazioni sindacali tentano di generare un allarme sociale da incanalare contro il Governo della Regione Siciliana e contro le nostre intenzioni di riforma della formazione professionale. Tagliamo quella parte di corsi non compatibili con il Piano Giovani sotto il profilo tecnico ed eliminiamo corsi che non trovano alcuna corrispondenza con la domanda del mercato siciliano. CGIL-CISL-UIL vogliono ancora corsi per ricamatrici, per femme de chambre, per attore, per esperto di abbronzatura? – si chiede Nelli Scilabra – Se è questo ciò che vogliono sappiano che non siamo disponibili. Colgo l’occasione per precisare che tutti quei corsi rivolti a soggetti svantaggiati, come detenuti e disabili, che non possono rientrare nel Piano Giovani poichè oltre il limite di età contemplato dal Piano, verranno finanziati con le economie del Programma Operativo FSE 2007-2013 (circa 30 milioni di euro). Una scelta che ho voluto compiere con fermezza per salvaguardare la rilevanza sociale di quelle attività presenti sull’ambito FAS dell’ex Avviso 20. Ma non abbiamo ancora finito: è pronto l’Avviso 18 che formerà gli OSS (Operatori Socio Sanitari) sul quale stiamo investendo 40 milioni di euro, un avviso che garantisce pieno successo occupazionale ai corsisti. Forse proprio per questo motivo chi mi ha preceduto aveva ben deciso di bloccarlo – continua Nelli Scilabra – perchè appunto la formazione professionale doveva servire ad altro: agli attori che abbiamo formato negli anni passati e che oggi lavorano tutti ad Hollywood, agli esperti di abbronzatura che vediamo impiegati a centinaia sulle spiagge siciliane. Trovo davvero squallido che si possa dibattere su materie di questo tipo. Lo trovo squallido per la mia generazione e per tutti i cittadini siciliani che hanno visto utilizzare denaro pubblico per questi corsi. Io sto difendendo la dignità di questo settore e dei suoi lavoratori. Non c’è alcun rischio di oltre 4.000 licenziamenti – spiega la Scilabra – chi dice questo nelle piazze compie un atto gravissimo e procura un allarme infondato e falso. Se qualcuno crede che attraverso la piazza si possa aprire una fase di mercato con il Governo, si sbaglia. Come ho già detto non siamo disponibili. Noi assumiamo impegni e li manteniamo, ai sindacati chiedo la medesima coerenza rispetto a quanto hanno detto in tutti i nostri precedenti incontri. Lunedì prossimo incontrerò le associazioni degli enti, le sigle sindacali che non protestano (UGL-COBAS-SNALS) e Martedì incontrerò CGIL-CISL-UIL, poichè mi scrivono ufficialmente: sono “troppo impegnate nell’organizzazione dello sciopero”. Sempre per martedì ho chiesto alla Commissione Parlamentare V di essere ascoltata in audizione per esporre il piano agli onorevoli parlamentari.”


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