Acqua sporca dai rubinetti |Codacons diffida il Comune - Live Sicilia

Acqua sporca dai rubinetti |Codacons diffida il Comune

La dura presa di posizione dell'associazione.

ACI SANT'ANTONIO
di
2 min di lettura

ACI SANT’ANTONIO – “Ogni anno ad Aci Sant’Antonio con la stagione estiva, acqua di colore bianco, simile alla schiuma o di colore arancione ma per l’Acoset è tutto normale”. Inizia così la dura nota inviata alla stampa dal Codacons. “Dopo la protesta dei cittadini, la richiesta di immediate analisi del liquido e le imbarazzanti rassicurazioni del direttore generale dell’Acoset Fabio Fatuzzo, secondo cui gli esami sono tutti nella norma, il Codacons diffida il Comune e chiede al sindaco di disporre immediate verifiche circa la reale potabilità” e la “sospensione della riscossione dei canoni”, scrivono. “Lo impongono le immagini postate da numerosi cittadini sui social che documentano una vergogna assoluta. Non che ci sia bisogno di un chimico per comprendere la pericolosità di quel liquido, ma riteniamo che l’Amministrazione, quale doveroso segno di rispetto, per chi è costretto a lavarsi con quell’acqua e deve finanche pagarla, debba finalmente intervenire”. “Anche perché – afferma l’avvocato Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale del Codacons– al danno si aggiunge la beffa. Infatti quella porcheria viene fatta pagare a caro prezzo. Riteniamo doveroso che il Sindaco si attivi, immediatamente, per fornire alla cittadinanza una certificazione, sulla base di analisi scientifiche, dell’attuale condizione dell’acqua”. L’associazione è decisa ad andare fino in fondo.  “Intanto pretendiamo una ordinanza che inibisca l’ utilizzo per il consumo umano. Tanto sia per garantire la tempestività delle indagini nonché per ottenere la doverosa riduzione del canone. I cittadini oramai sono rassegnati a non poter bere l’acqua del rubinetto e dover usare l’acqua minerale (che acquistano) per cucinare o per lavarsi, ma essere costretti a pagarla come se fosse potabile e sopportare, in silenzio, i danni subiti quotidianamente, a caldaie e lavatrici è davvero troppo”. I”l Codacons chiede che il sindaco, fino a quando non sarà garantito un servizio dignitoso, si attivi per la sospensione del pagamento dei canoni idrici ed agisca contro Acoset -prosegue Sardella- impegnandosi pubblicamente. A tal fine sollecitiamo la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza su una questione che attiene alla salute della popolazione”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI