Turi Giarrizzo e il clan Scalisi Ecco i verbali di tre pentiti LiveSicilia.it

Turi Giarrizzo e il clan Scalisi|Ecco i verbali di tre pentiti

Le rivelazioni dei collaboratori di giustizia su quello che la Procura indica come il 'rifornitore' del gruppo di spaccio azzerato dalla Polizia.
OPERAZIONE THE KING
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CATANIA – Sarebbe la figura di Salvatore Giarrizzo il ponte di collegamento con il clan Scalisi di Adrano e il gruppo di spaccio “organizzato” da Sebastiano Di Stefano e azzerato, ieri mattina, dal blitz The King. Tre collaboratori di giustizia indicano l’indagato chiave dell’operazione di Polizia come un “affiliato della famiglia” mafiosa “degli Scalisi”. Per la gip Loredana Pezzino le dichiarazioni dei pentiti sono convergenti e ripercorrono la “crescita” di Giarrizzo all’interno del gruppo mafioso Scalisi.

L’indagato, infatti, avrebbe avuto una “rapida” ascesa criminale grazie all’assenza di “uomini di rango” tra i Laudani di Adrano. Giarrizzo avrebbe avuto come “suo referente” Alfio Di Primo, già condannato nella storica operazione antimafia “Terra Bruciata”. 

È Nicola Amoroso, ex esponente del clan Scalisi, a riconoscere l’immagine di Salvatore Giarrizzo quando, durante l’interrogatorio del 4 settembre 2018 gli mostrano la sua foto. Senza remore il collaboratore afferma che è “un affiliato del clan e si occupa di tutte le attività delittuose della famiglia Scalisi, droga, rapine ed estorsione”. Amoroso inoltre ha aggiunto che Pippo Scarvaglieri (considerato tra i vertici del clan) “sapeva che Giarrizzo si era affiliato e condivideva tale affiliazione attesa la parentela con il Di Primo”. 

A fare rivelazioni sull’indagato è anche Valerio Rosano, figlio del capomafia dell’omonima famiglia mafiosa di Adrano collegata ai Santangelo-Taccuni. Il pentito racconta di un incontro in carcere nel 2011 “mentre scontava la pena per un’estorsione”. Ma nel verbale del 19 dicembre del 2017 Rosano junior racconta che avrebbe saputo che dopo l’ultimo blitz contro il clan Scalisi Giarrizzo sarebbe “l’attuale reggente”. 

Una “carica” mafiosa confermata anche dal collaboratore Vincenzo Pellegriti, in grado di fornire una fotografia ‘molto attuale’ della geografia mafiosa di Adrano e Biancavilla (gruppo mafioso dove ha militato), avendo deciso di entrare nel programma di protezione da pochi mesi. Il 19 novembre 2019 il pentito spiega che Salvatore Giarrizzo sarebbe “il responsabile del clan Scalisi di Adrano che fa parte del clan Laudani”. Per Pellegriti non ci sono dubbi è lui che “comanda” in paese. 


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