Droga, colpo al clan Scalisi Scattano 15 arresti, coinvolti minori

Droga, colpo al clan Scalisi |Blitz della polizia, 15 arresti

Blitz della polizia nel catanese. I NOMI.
OPERAZIONE THE KING
di
2 min di lettura

ADRANO – Gli Scalisi sono una delle realtà mafiose più pericolose della provincia etnea. Gli alleati di Adrano del clan Laudani di Catania da qualche anno hanno deciso di deporre le armi e di sottoscrivere una tregua con le famiglie mafiose rivali. Un patto che avrebbe portato a poter gestire – senza tensioni e quindi più sottobraccio – il traffico di droga. Non dimentichiamo lo scambio di doni – immortalato qualche anno fa nell’inchiesta Adranos – tra il boss di Cosa nostra Alfio Santangelo e Pietro Maccarrone, proprio a pochi passi dalla casa del referente degli Scalisi.

Ma la strategia volta a non fare alzare le antenne alle forze dell’ordine non ha funzionato, perché oggi è scattato un blitz che ha portato all’arresto di 15 persone, tra cui alcuni che erano minori all’epoca delle contestazioni.

Infatti la Polizia di Stato, Squadra Mobile e Commissariato di Adrano, sta eseguendo 15 provvedimenti sia su delega della Procura di Catania che della Procura dei Minorenni etnea. Gli indagati, sono accusati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente, armi, estorsione con l’aggravante di avere agevolato la cosca mafiosa Scalisi

Nel corso delle indagini, sono stati immortalati anche gli scambi di denaro, ritenuto il provento dello smercio di stupefacenti. Emblematico l’incontro registrato dalle telecamere della polizia, nel 2018, tra Vito Liotta (classe ’98) e Sebastiano Di Stefano, considerato l’organizzatore del gruppo. GUARDA IL VIDEO

I nomi degli arrestati: Mario Sebastiano Di Stefano, Salvatore Giarrizzo, Claudio Barbera, Carmelo Caruso, Davide Caruso, Kristina Karaja, GIuseppe Gorgone, Vito Liotta (classe 98), Vito Liotta (classe 91), Mario Lucifora, Giuseppe Nicolosi, Natale Luca Parasaliti, Antonio Perni, S.D (minorenne all’epoca dei fatti), V. F. (minorenne all’epoca dei fatti). 

L’inchiesta – avviata nel 2017 – ha documentato la fiorente piazza di spaccio che Di Stefano, benché fosse posto agli arresti domiciliari, aveva creato sotto casa sua nel centro storico di Adrano. La sua dimora sarebbe stata la base logistica del gruppo criminale. Il 24 maggio 2018, inoltre Di Stefano è stato arrestato per detenzione di armi e droga. La polizia ha trovato polizia calibro 7,65 e anche un chilogrammo di marijuana e 30 grammi di cocaina. 

Il giro d’affari è di circa 1000 euro al giorno. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI