MESSINA – “Dagli esami effettuati oggi sono state trovate due impronte in due parti diverse del traliccio, vicino al quale è stato trovato il corpo d Viviana Parisi. Bisognerà poi accertare se sono della donna o meno. Anche se fossero sue non dimostrerebbero che si è gettata potrebbe essere scivolata dopo essersi messa in salvo da un attacco di animali”. A dirlo l’avvocato Pietro Venuti legale di Daniele Mondello marito di Viviana Parisi e padre di Gioele scomparsi e poi trovati morti nelle campagne di Caronia
“Il tipo di esami effettuati oggi che è di tipo irripetibile è stato fatto attraverso una tecnica chiamata di fumicazione e ha permesso di trovare queste tracce, che nello scorso esame con il luminol che permette di evidenziare soprattutto tracce ematiche non erano state evidenziate. Non erano state trovate nemmeno altre impronte ma oggi attraverso questa tecnica sono state trovate. Potrebbero essere tracce di sudore o impronte, naturalmente solo dopo altri successive analisi si potrà capire se appartengono a Viviana”.
Dopo gli ultimi esami anche se la Procura non si sbilancia ancora sembra perdere quota l’ipotesi che il bimbo sia morto nell’incidente perché dall’esame del cranio non sono emerse fratture. Sembrerebbe invece privilegiata la pista del suicidio di Viviana, perché non si spiegherebbe altrimenti questo successivo esame sul traliccio. Intanto, si indaga ancora sulle dinamiche dell’incidente avvenuto lo scorso 3 agosto nella galleria Pizzo Turda e il 2 ottobre si cercherà di capire qualcosa in più con l’esame del Gps de furgone che ha impattato con la Opel Corsa guidata da Viviana Parisi.
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