Covid, la morte di Antonina: la replica del Cannizzaro - Live Sicilia

Covid, la morte di Antonina: la replica del Cannizzaro

Le precisazioni dell'azienda ospedaliera.

CATANIA – I vertici del Cannizzaro hanno inviato una nota a seguito del caso sollevato da LiveSicilia della morte della signora Antonina Zappalà, sottoposta a tampone Covid dopo due ricoveri e 30 ore di attesa.

“Nell’esprimere il cordoglio ai familiari per la scomparsa della congiunta, e nel rispetto dei limiti da osservare nel caso di esposto alla magistratura”, l’azienda Cannizzaro ritiene di esporre alcune precisazioni.

“Il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro effettua giornalmente oltre 60 tamponi rino-faringei e circa 150 test antigenici cosiddetti “rapidi”. La ricerca del virus SARS-CoV-2 mediante tampone riguarda i pazienti che, dopo la presa in carico del servizio 118 e comunque dopo il pre-screening, sono considerati a rischio infettivologico e i pazienti destinati a ricovero o ad approfondimenti diagnostici”, argomentano.

“In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica, nei giorni scorsi è stata introdotta nelle procedure di PS la somministrazione del test rapido nei confronti di tutti i pazienti che vi fanno accesso, in gran parte per patologie non legate alla pandemia in corso, essendo l’ospedale di riferimento per l’emergenza”, chiariscono ancora.

Sul ricovero di Antonina l’azienda rimette in fila i pezzi:
“La signora Zappalà, già in cura per patologie correlate a problematiche neurologiche, il 16 ottobre si era rivolta al Pronto Soccorso riferendo sintomi aspecifici quali cefalea e astenia. I parametri, compresa la saturazione, risultavano nella norma; pertanto, dopo visita medica, emogasanalisi e tac encefalo con esito negativo, era stata dimessa a domicilio per proseguire la terapia”.

E ancora: “L’indomani la paziente veniva accompagnata dall’ambulanza del 118, con codice giallo, e questa volta i medici potevano osservare un peggioramento della funzionalità cardiaca, organizzando l’invio per il trattamento in emodinamica; proprio in funzione di questo percorso diagnostico-terapeutico la paziente, per quanto non presentasse una sintomatologia infettiva, è stata sottoposta a tampone, risultato positivo”.

La nota si conclude con un grazie agli operatori: “Nella consapevolezza dell’estrema complessità che l’attuale situazione continuamente pone, e che tale caso dimostra, l’Azienda Cannizzaro non può che ringraziare gli operatori sanitari quotidianamente impegnati sul fronte della pandemia e delle altre inevitabili emergenze”.

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