Palermo, si cerca di capire come il virus sia entrato in squadra - Live Sicilia

Palermo, si cerca di capire come il virus sia entrato in squadra

I calciatori hanno rispettato il protocollo, ma il virus è arrivato ugualmente
CALCIO - COVID
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PALERMO – Dalla prima ondata di Covid a marzo il Palermo uscì indenne, adesso è colpito pesantemente. I primi positivi sono arrivati lo scorso 21 ottobre e questo ha fatto rinviare la gara contro la Turris a soli 15′ dall’inizio ufficiale.

I calciatori si attengono al protocollo sanitario e indossano sempre la mascherina, la stampa non ha contatti con il gruppo squadra e lo stesso accade per i tifosi. Nonostante questo il virus ha colpito pesantemente la squadra e non si ha spiegazione di come sia potuto accadere.

Un sospetto, scrive l’edizione odierna de “La Repubblica”, però potrebbe essere la positività, comunicata il 20 ottobre, di un calciatore degli allievi della squadra under 17, che ha portato la società a sospendere le attività giovanili fino al 27 ottobre. Lasso di tempo che, continua il quotidiano, che lascia ipotizzare come la positività annunciata risalga a sabato 17 o venerdì 16 per via dei dieci giorni di isolamento previsti prima del tampone di controllo.

I tempi coinciderebbero anche fra la positività accertata di uno degli Allievi, l’incubazione e i primi quattro casi emersi nella prima squadra del Palermo alla vigilia della partita contro la Turris. A forzare la bolla rosanero potrebbe essere stato quindi un allenamento con qualche ragazzo aggregato alla prima squadra. Ma non c’è e non ci può essere certezza.

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