“I reperti di sostanza stupefacente sequestrati contengono principi attivi non stupefacenti e quindi non utilizzabili a fini stupefacenti”. È quanto emerso dalla relazione tossicologica chiesta dalla Procura di Catania a seguito dell’arresto di Luca Alberto Russo con l’accusa di detenzione di droga. Un dato scientifico che ha fatto cadere le fondamenta su cui si reggeva il provvedimento cautelare nei confronti del 38enne. Il sostituto procuratore di Catania, dunque, ha disposto l’immediata remissione in libertà di Luca Alberto Russo. “Sono stupefatto”, è il commento (ironico) del difensore Pietro Ivan Maravigna.
A seguito della relazione tossicologica la Procura ha revocato la misura.
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