Università: ricercatori Unict tra i protagonisti di Ego4d - Live Sicilia

Università: ricercatori Unict tra i protagonisti di Ego4d

L'obiettivo è la costruzione di un vasto dataset di video che raccoglie scenari della vita di tutti i giorni

CATANIA – La costruzione di un vasto dataset di video che raccoglie scenari della vita di tutti i giorni al fine di verificare la capacita’ delle macchine di ricordare il passato, predire il futuro e comprendere le interazioni sociali. E’ quanto prevede il progetto Egocentric 4D Live Perception (Ego4D) che un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Universita’ di Catania, guidati dal professore Giovanni Maria Farinella, sta portando avanti insieme ad altri gruppi di ricerca di atenei sparsi in tutto il mondo, tra cui anche Facebook AI Research (FAIR).

A partire da questi dati, inoltre, il progetto Ego4D si pone l’obiettivo di definire cinque “benchmark”, ovvero un insieme di test finalizzati a verificare la capacita’ delle macchine di ricordare il passato (memoria episodica), predire il futuro e comprendere – nello stesso momento in cui accadono – le interazioni tra mani e oggetti, le interazioni sociali e le relazioni tra l’audio e la percezione visiva. 

Oltre tremila ore di video – che saranno resi pubblici a partire dal mese di novembre – costituiscono il dataset che, in termini di ore di ripresa, e’ 20 volte piu’ grande di qualsiasi altro insieme di dati esistente nell’ambito di ricerca in cui il progetto opera. I video sono stati realizzati da piu’ di 850 partecipanti distribuiti in nove diversi paesi (tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Giappone, India e Ruanda) e estremamente eterogenei per eta’, dati demografici, professione e genere.

Gli scenari ripresi sono centinaia, appartengono a contesti della vita di tutti i giorni (cucinare, cucire, fare shopping, disegnare, riparare degli oggetti) e a professioni (metalmeccanici, falegnami, restauratori, meccanici di scooter e bici, panettieri, elettricisti, muratori). “Il progetto Ego4D permette ai ricercatori in Intelligenza Artificiale di confrontarsi con nuovi problemi computazionali e studiare algoritmi che possano migliorare lo stato dell’arte e produrre conoscenza utile ad innovare la societa’ in cui viviamo e lavoriamo” spiega il dottor Antonino Furnari dell’Universita’ di Catania


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