È del 4% l’occupazione delle terapie intensive a livello nazionale e del 6% (con un aumento dell’1%) quella in area medica non critica negli ospedali per i casi Covid in Italia, sotto alle soglie fissate dagli indicatori rispettivamente del 10% e del 15%, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale dei Sistemi sanitari regionali (Agenas) aggiornati a ieri, 6 novembre.
Le regioni che hanno raggiunto la soglia per le terapie intensive sono due e si tratta di Marche con l’11%, in crescita visto che giorno uno era all’8%, e il Friuli Venezia Giulia al 10%. Nelle due regioni i ricoveri in area medica non critica sono, però, sotto la soglia di diversi punti percentuali: le Marche sono al 6% e il Friuli Venezia Giulia al 9% (+1% sul giorno precedente).
I dati di occupazione più alti in area medica si registrano in Calabria con il 12% (+1%), nella provincia di Bolzano con l’11%, ma in discesa di un punto percentuale, e in Valle d’Aosta che ha registrato un balzo in avanti del 7% portandosi sull’11%.
Questa la situazione nel dettaglio con dati Agenas riferiti al 6 novembre: – OCCUPAZIONE TERAPIE INTENSIVE: Abruzzo (4%), Basilicata (0%), Calabria (5%), Campania (3%), Emilia- Romagna (4%), FVG (10%), Lazio (6%), Liguria (4%), Lombardia (3%), Marche (11%), Molise (3%), Pa Bolzano (3%), Pa Trento (2%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (3%), Sicilia (5%), Toscana (5%), Umbria (8%), Valle d’Aosta (0%), Veneto (4%). –
RICOVERI COVID IN REPARTI DI AREA NON CRITICA: Abruzzo (5%), Basilicata (8%), Calabria (12%), Campania (8%), Emilia- Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lazio (7%), Liguria (5%), Lombardia (5%), Marche (6%), Molise (3%), Pa Bolzano (11%), Pa Trento (4%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Sardegna (3%), Sicilia (9%), Toscana (5%), Umbria (6%), Valle d’Aosta (11%), Veneto (3%).