Corruzione, il dirigente tira in ballo l'assessore Falcone - Live Sicilia

Corruzione, il dirigente tira in ballo l’assessore Falcone

ESCLUSIVA - Le intercettazioni della Procura. Nella foto di rei Tv, il momento del sopralluogo nel cantiere incriminato

CATANIA – “Io devo dirti la verità, non è idea mia questa di qua; è idea dell’Assessore.. o del suo entourage… l’assessore e Pippo Li Volti… Pippo Li Volti mi aveva dato… Sì, Marco Falcone, sì… però Marco non parla di queste cosse… ne parla Pippo Li Volti…”. Un’intercettazione che investe in pieno il governo regionale. L’ex ingegnere capo del Genio Civile di Catania Natale Zuccarello, finito in manette nell’ambito dell’inchiesta Genius, parla con Nunzio Adesini, rappresentante della Nuvori srl di Gela, dei lavori di consolidamento della collina di Vampolieri di Aci Catena. Appalto finito nel ciclone giudiziario scoppiato questa mattina con l’inchiesta della Guardia di Finanza. 

Leggi: La replica di Marco Falcone

Tutto accade a pochi passi dal Palazzo di Giustizia di Catania. Tra il Natale e il Capodanno dello scorso anno.  Zuccarello e Adesini si incontrano in un bar della zona di piazza Verga. Un rendez-vous seguito in diretta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria grazie alle microspie. Le 90 pagine dell’ordinanza del gip Santino Mirabella scuotono il mondo politico regionale. 

Va precisato che è Zuccarello a citare Marco Falcone, che non è indagato in questa inchiesta.

Ritorniamo nel bar di piazza Verga, a Catania. Il nome di Marco Falcone, Zuccarello lo fa quando Adesini lo ringrazia “per aver pensato a lui per questo affidamento”. A quel punto l’ingegnere mette le mani avanti e riferisce che “le indicazioni sarebbero arrivate direttamente dall’Assessore Regionale” tramite “il referente” Pippo Li Volti. 

L’ingegnere scende nei particolari. E ad Adesini spiega come si è arrivati alla Nuvori. Perché in realtà prima l’indicazione si sarebbero riferite “a un impresa di nome Neon collegata alla famiglia Mondello di Gela, poiché questa impresa non risultava censita nell’albo di fiducia del Genio Civile di Catania”, allora Zuccarello avrebbe pensato alla Nuvori srl di Adesini e Mondello. 

La Nuvori di Gela è rappresentata legalmente da Emanuele Mondello. La società a sua volta vede come socio l’impresa La Palma 91 srl che è rappresentata legalmente da Rosa Maria Cocchiara, moglie di Emanuele Mondello che ne detiene il 90% delle quote. La restante parte, il 10%, è della figlia Graziella Mondello, moglie di Nunzio Adesini. Fino al 2014, l’amministratore della Nuvori risultava essere – scrivono gli inquirenti – Rocco Mondello, oggi arrestato, figlio di Emanuele Mondello e Maria Rosa Cocchiara.

Ecco alcuni passaggi dell’intercettazione: “Devi sapere che avevano dato a un… a un’impresa che si chiamava Neon, siccome mi ha detto che è di Gela, avevo collegato Gela con… con te… allora ho detto, ho detto con questa Neon non è iscritta da noi, non… non è possibile utilizzarla… però se volte il comparto di Gela, ce c’è uno che… Sì, ho detto Nuvori… dalle parti di Gela c’è Neon (incomp) di Mondello, mi avevano detto loro… io per questo ho collegato Nuvori”.

I due continuano a discutere. E ancora una volta Zuccarello “conferma che le indicazioni provenivano dall’Assessore Marco Falcone che, a suo dire, sarebbe una persona che mantiene gli impegni e lo invita ad avere fiducia: “Certo, Marco è uno che rispetta gli impegni che prende eh! Fidati di me… dico su questo eh… costruiamoci…”

Questa intercettazione apre nuovi input investigativi. Per gli inquirenti tra Zuccarello e Adesini ci sarebbe un rapporto consolidato. Facendo dei controlli incrociati scoprono che i due avrebbero avuto già rapporti nel 2018, quando i due si sarebbero incontrati “per un altro lavoro pubblico” che aveva come stazione appaltante l’Autorità Portuale di Catania. In quel caso Zuccarello “aveva scelto il ruolo di presidente della commissione aggiudicatrice”. 

Le indagini portano i Finanzieri a dover cercare alcuni riscontri. E così a giugno si decide di far scattare perquisizioni negli uffici del Genio Civile e nelle abitazioni di alcuni indagati. A casa di Zuccarello gli investigatori trovano e sequestrano “la somma di 20.500 euro, in banconote di vari tagli, celata all’interno di involucri di carta bianca e conservata nella credenza del salone”. Nell’appartamento di Saverio Verde, invece, è stata trovata la somma in contanti di “16.930 euro in banconote di vari tagli, celata all’interno di un contenitore metallico chiuso a chiave riposto nella libreria del locale adibito a studio, parzialmente conservati in involucri di carta bianca”. 

Ma torniamo indietro. Allo scorso natale. Ci sono altre conversazioni che confermerebbero il teorema della Procura. “Le intercettazioni successive sottolineano come la decisione di Zuccarello di avvantaggiare la Nuvori fosse consequenziale a una segnalazione proveniente da Pino Li Volti”. Prima dell’appuntamento tra Adesini e Zuccarello, il coordinatore della segreteria di Falcone” chiede “all’ex dirigente del Genio civile di vedersi”. 

Zuccarello: Ehi Pippo sono in via Umberto, che vuoi fare? Ci incontriamo al volo?
Li Volti: “Eh ci incontriamo al volo, due minuti…”

E inoltre l’ingegnere “dopo l’incontro avvenuto con Adesini rassicurava Li Volti che tutto era andato bene”. Anzi riferisce “che è andato tutto a posto e che gli devono fare una statua”. “Certo ma puoi dire che funziona tutto va, è andato tutto a posto; … eh che mi devi dire? Mi dovete fare una statua, mi dovete fare una statua”. 

Per il gip “quanto emerge appare tristemente chiaro della modalità deviata con la quale viene gestita la pubblica amministrazione”.

L’inchiesta, su queste basi, potrebbe essere molto più estesa e riguardare altri appalti.


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