La chiacchierata con il professore Antonello Giarratano avviene mentre lui viaggia in treno, fra una galleria e l’altra, ma quello che dice resta chiaro e limpido in pagina. Le ordinanze siciliane che rimettono le mascherine all’aperto sono sacrosante, perché si cerca di rallentare la circolazione del virus, anche se ci vorrebbero più controlli. Ma il ‘Natale con i tuoi’ in Sicilia rischia di farci precipitare in una condizione poco desiderabile. Perciò, sarà essenziale l’attenzione di tutti.
La variante Omicron
“Sulla variante Omicron posso dire che occorrerebbero un po’ di silenzio e di attenzione in più, nessuno può essere certo delle conclusioni che ho sentito trarre in più di un’occasione – spiega il professore che è presidente nazionale della Siaarti, la società italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia intensiva, professore ordinario, direttore della scuola di specializzazione e del dipartimento al Policlinico di Palermo -. Il virus muta. Un giorno qualcuno ci spiega che Omicron è pericolosissima, un giorno qualcun altro ci spiega, invece, che non ci sono grandi problemi. Il tutto su basi scientifiche che, al momento sono molto labili. Dobbiamo vedere che cosa succederà”.
La prospettiva più temuta
“La prospettiva globale – dice il professore – è quella che temevamo in Europa e l’Italia non è fuori dall’Europa e dal mondo. Noi abbiamo tanti vaccinati, altri molti di meno. Se in Africa è vaccinato solo il quattro per cento della popolazione, i nodi vengono al pettine. Dobbiamo immunizzare tutti. Sappiamo che i vaccini sono fondamentali, che è importantissima la terza dose. Cosa ci aspetta? Ritengo che dovremo convivere per anni con il virus, nella speranza che si crei un sistema immunitario universale che lo riduca a una influenza. Ma c’è un altro rischio: se aumentano i ricoveri e gli ospedali si riempiono di malati Covid, ci sarà un’altissima mortalità per la riduzione delle cure tra i No Covid, anche superiore a quella legata al virus”.
Il vaccino per i bambini
“Il vaccino dai cinque agli undici anni – continua il professore – potrà darci una grossa mano. Finora la fascia dei più piccoli è rimasta scoperta. Il virus viaggia con i bambini che vengono a contatto con parenti magari fragili. Ecco perché è necessario mettere in sicurezza i bambini, garantendo loro e chi gli sta intorno”.
Sicilia, Natale a rischio
“Il vero timore può essere per il Natale – conclude il professore Giarratano – con l’arrivo in Sicilia di migliaia di parenti anche da posti con contagi elevati. Il nostro equilibrio potrebbe distruggersi. La terza dose, lo ripeto, è fondamentale, le ordinanze sulle mascherine all’aperto sono giustissime. Ma ci vogliono maggiore senso di responsabilità e più controlli. Aeroporti e i porti sono presidiati. Tante persone, però, anche non vaccinate, si sposteranno in macchina”.