Il professore Antonio Cascio, infettivologo con un curriculum di tutto riguardo, professore universitario, primario, stamattina ha scritto su Facebook,: “Covid, variante Omicron: Non perdiamo tempo, facciamo tutti la terza dose appena possibile. La variante potrebbe sfuggire all’immunità indotta da due dosi di vaccino, ma una terza dose sembra tradursi in una protezione contro il ricovero e la morte nel 75%-80%. I primi dati provenienti dal Sudafrica indicavano che l’Omicron non sembrava così grave come la variante Delta, con percentuali inferiori di pazienti ricoverati che necessitano di ossigeno e terapia intensiva. In realtà i primi dati provenienti dall’Europa non confermano questo dato…. la proporzione di casi che necessitano di ricoveri ospedalieri sono approssimativamente le stesse delle infezioni Delta”. Un quadro non esattamente roseo.
Professore, allora siamo più vulnerabili, a quanto si legge?
“Sì sembrerebbe così. Non voglio creare il panico, abbiamo bisogno di ulteriore osservazione. Ma non possiamo essere sereni”.
Le belle notizie, se ce ne sono?
“Avere un buon titolo di anticorpi comunque aiuta. Chi può fare la terza dose non perda, perciò, un minuto di tempo”.
Quanto durerà l’immunità del richiamo?
“Aspettiamo le evidenze scientifiche, ma credo, verosimilmente, cinque o sei mesi e poi ci vaccineremo ancora”.
Favorevole ai tamponi anche per vaccinati, in occasioni speciali?
“Favorevole alla prudenza e al buonsenso di tutti che sono le armi essenziali. E ribadisco, ovviamente, che non vaccinati e vaccinati non sono la stessa cosa: il vaccino protegge”.
Cosa si aspetta da Omicron?
“Penso che prenderà il sopravvento e che diventerà la variante dominante”.
In cosa possiamo sperare?
“Fermo restando che la terza dose è essenziale, aspettiamo con fiducia il vaccino che conterrà le varianti ed è importantissima la vaccinazione dei bambini, per smorzare la circolazione del virus”.