VULCANO – Il dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio al livello di allerta “giallo” per l’isola di Vulcano, valutando che le variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, rendono necessarie alcune misure e iniziative aggiuntive per la gestione del rischio sull’isola.
Allerta gialla
In particolare, il livello di allerta “giallo” determina, tra le altre cose, il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza vulcanica, un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, l’aggiornamento dei piani di protezione civile, una diffusa attività di informazione alla popolazione residente sull’isola e ai turisti, con specifico riferimento all’innalzamento del livello di rischio. Le strutture di protezione civile della Regionale Siciliana e del comune di Lipari sono state già attivate in tal senso per adottare tutte le iniziative necessarie.
La nota del capo della Protezione civile
“Grazie all’efficiente integrazione della comunità scientifica nel sistema di protezione civile, oggi possiamo contare su sistemi di monitoraggio e sorveglianza vulcanica che ci consentono di seguire con grande attenzione l’evoluzione dell’attività dei nostri vulcani attivi”, dichiara Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della protezione civile. “Ed è quello che stiamo facendo a Vulcano. Con il livello di allerta “giallo” (cui possono seguire l’arancione e il rosso oppure il rientro al livello ordinario “verde”) è molto importante che ci sia una piena consapevolezza del rischio, senza allarmismi, ma con grande responsabilità.”
I rischi dell’isola
L’isola di Vulcano già ordinariamente presenta una situazione diffusa di rischio per la popolazione connessa soprattutto alle fumarole ricche in gas e con temperature elevate, ma in questa fase occorre ricordare che possono intensificarsi ed estendersi su aree più ampie e quindi il pericolo risulta maggiore.