“Altro che razionalizzazione o ristrutturazione. L’operazione messa in campo dal sindaco Cammarata e da Amat è un taglio indiscriminato del 30% del servizio offerto attualmente ai palermitani. Ci saranno 35 linee in meno (erano 95 e se ne prevedono 60) e quattromilioni e mezzo di chilometri non più coperti dai mezzi pubblici (erano 23 milioni e 500 e diventeranno 19 milioni). Questa scure si abbatterà prevalentemente nelle periferie e anziani e studenti saranno lasciati a piedi”. Lo ha detto Davide Faraone, consigliere comunale del Pd, che questa mattina a Piazza Principe di Camporeale, a Palermo, capolinea che verrà soppresso insieme a quello di Piazza Sturzo, ha presentato una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Le periferie a piedi. Noi diciamo noi!”. Iniziativa che da lunedì, con un volantinaggio negli autobus prossimamente soppressi, cercherà di ‘bloccare una scelta scellerata’.
“Questa amministrazione – ha aggiunto – scoraggia l’utilizzo dei mezzi pubblici. In una città senza metropolitana o tram, tagliare l’unico mezzo pubblico a disposizione significa non incoraggiare la mobilità alternativa al mezzo privato con una inevitabile ricaduta in termini di traffico e smog”.
“Da quando amministra Cammarata – ha sottolineato Faraone – gli autobus a Palermo sono passati da circa 480 a 220, l’Amat è sull’orlo del fallimento e chi dovrebbe usufruire di un servizio efficiente è costretto a vivere continuamente disagi”.
“Sappiamo che già tanti cittadini si stanno organizzando in comitati e stanno avviando spontaneamente raccolte firme contro il nuovo piano. Nelle prossime settimane noi saremo con loro in tutti i quartieri per dire ‘no’ a una politica che danneggia i palermitani e, in particolare, le fasce più deboli”.