PALERMO – “Era l’11 novembre 2020 quando veniva chiuso un tratto di viale Regione Siciliana, all’altezza di via Principe di Paternò, a seguito della scoperta di problemi di staticità conseguenti alla alluvione del 15 luglio precedente”. A dichiararlo il capogruppo della Lega Igor Gelarda e la consigliera della I circoscrizione Maria Pitarresi.
“Da quel momento – hanno continuato i due – è iniziato l’inferno per i palermitani. Uno dei tanti cantieri disseminati per la città, la più trafficata d’Italia grazie anche alla incapacità dell’assessore alla immobilità Giusto Catania, il cui pallino fisso sembra essere solo la ZTL. Ad aggravare la situazione il fatto che i cantieri all’interno dell’area chiusa sono 2 e distinti tra loro, con altrettanti canali sotterranei il Mortillaro e il Passo di Rigano“.
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“Di uno dei due cantieri (canale passo di Rigano, ndr) si è occupato il Comune, che ha praticamente concluso i lavori ed è ormai alla fase di asfalto del manto stradale. L’altro canale invece è stato lungamente ‘conteso’ tra la Regione, che sosteneva che il Comune dovesse farsi carico dei lavori, e il Comune che sosteneva il contrario. Di fatto, nel secondo cantiere i lavori non sono mai cominciati e la strada non può essere riaperta, anche quando il primo cantiere verrà chiuso. Nonostante l’Amministrazione comunale avesse garantito che a marzo scorso avrebbero aperto tutto“.
“Adesso, del progetto se ne sta occupando il commissario per il dissesto idrogeologico. I soldi, circa €500.000 finalmente sembrano esserci, ma ancora non ha avuto luogo il bando per l’affidamento dei lavori. Il risultato è che ad oggi il secondo cantiere non è mai partito e che, da quando partirà, così come prevede il bando, ci potranno volere fino a 5 mesi di lavoro. Insomma – hanno concluso i componenti della Lega – Natale lo faremo ancora nel caos, e se dovesse andare tutto, ma proprio tutto bene, potremmo riaprire prima della prossima estate. Quando il Sindaco Orlando farà, finalmente, altro nella propria vita che non il primo cittadino di una città che ha devastato“.