Il gup di Palermo, Giuseppe Sgadari, ha concesso gli arresti domiciliari a Gaetano Vincenzo Cinà, condannato il 25 maggio scorso a vent’anni di carcere, assieme ai figli Massimiliano e Francesco, per duplice omicidio. Il giudice ha accolto la richiesta dei legali della difesa, gli avvocati Marco Clementi e Toni Palazzotto.
Cinà sta male, è affetto da schizofrenia e non è autosufficiente. Assieme ai figli è accusato di aver massacrato Vincenzo Chiovaro e Antonino Lupo, colpendoli con un grosso coltello, nella piazza del popolare quartiere del borgo vecchio. L’omicidio risale al 23 aprile del 2002, ma gli imputati furono arrestati nel 2009 grazie al racconto del collaboratore di giustizia Fabio Nuccio. Dietro al delitto, secondo gli investigatori, ci sarebbe stata una lite scoppiata tra i Cinà e le vittime che avevano rubato la moto di uno degli assassini e pretendevano del denaro per restituirlo.