“Riduzione degli enti regionali e delle società partecipate”. Con questo incarico, oltre agli altri, il dirigente generale Ludovico Albert è stato chiamato, lo scorso 23 febbraio a occuparsi della Formazione professionale siciliana con un contratto della durata di tre anni. “Riduzione degli enti”, dice il contratto. Vale a dire estromissione di questi dai benefici della legge 24 del 1976. Un’indicazione che non suona bene a quanti, in questi mesi, erano stati rassicurati sulla tutela dei lavoratori e degli enti di appartenenza. Insomma, secondo qualcuno (e già alcuni sindacati, come l’Ugl, sono sul piede di guerra), Ludovico Albert sarebbe stato chiamato dal Piemonte per “azzerare” il tradizionale sistema della Formazione siciliana. Con un “termine” preciso per il raggiungimento di questo obiettivo: quattro mesi. È tutto nel contratto, che prevede, per il dirigente generale, un compenso annuo di 250 mila euro.
Un contratto che, come altri documenti ufficialmente richiesti dal presidente della Commissione Attività produttive all’Ars Salvino Caputo saranno, nei prossimi giorni, oggetto di una mozione con la quale il deputato chiederà la revoca dell’incarico ad Albert.
“Nel contratto – dice Caputo – c’è l’incredibile pretesa di ridurre gli enti della Formazione. Ciò dimostra che il governo è stato scorretto. Aveva detto che avrebbe difeso queste associazioni. In questi mesi, insomma, ha detto una cosa e ne ha fatta un’altra. La riduzione degli enti si tradurrà in una mancata tutela dei lavoratori. E questo è inaccettabile, oltre che illegittimo”.
Nella mozione, poi, annuncia Caputo, saranno sollevati anche dubbi sul curriculum del dirigente, che non possiederebbe (ma questo è tutto da dimostrare) i requisiti minimi per essere chiamato come “esterno”.
E del contratto del dirigente Albert si sarebbero interessati anche i sindacati. La Ugl ha inviato una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo, con la quale evidenzia la preoccupazione della sigla sindacale: “Si pone con assoluta urgenza – si legge nella nota dell’Ugl – l’istituzione di un Tavolo d’emergenza per la salvaguardia di circa 10 mila lavoratori insistenti presso quegli Enti formativi su cui si starebbe abbattendo la scure del prof. Albert anche attraverso il Bando triennale in via di ultimazione. Ugl – prosegue la nota – è contraria all’abrogazione della legge regionale 24 del ‘76, anche perché questo avverrebbe in totale assenza di misure legislative di salvaguardia del personale, in atto garantito da un sistema normativo regionale in vigore circa la continuità lavorativa presso gli enti formativi accreditati regolarmente nel sistema regionale”. L’appuntamento in Aula per la mozione nei confronti di Albert è previsto per domani o dopodomani.