PALERMO – Il consiglio comunale di Palermo da settimane discute dell’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ma non sarà semplice trovare una quadra. Opposizione e la maggioranza ormai sono allo scontro, con i dieci consiglieri di Pd, Sinistra Comune, Avanti Insieme e M5S che hanno occupato l’aula consiliare.
Tra gli ‘spettatori’ interessati e in attesa che questo Piano Triennale venga approvato c’è sicuramente l’Ance Palermo e il presidente Massimiliano Miconi che “più volte ha lamentato una scarsa sensibilità da parte di tutte le forze politiche, chiedendo a tutti un momento di pacificazione pur di approvare il Piano Triennale e sbloccare l’iter del PRG“.
È certo che l’approvazione del Piano Triennale possa portare dei benefici alla città, ma “bisogna capire bene su quale misure il Piano Triennale si concentra – ha spiegato il presidente Miconi -. Abbiamo più volte invocato l’unità e la serietà di tutte le forze politiche di Palermo“.
Miconi sa quanto è importante la programmazione, ma anche che a Palermo manca: “Ci saranno i finanziamenti del PNRR ed è inimmaginabile che Palermo, la quinta città d’Italia, non abbia una pianificazione da farsi. Ci vorrebbe un nuovo impianto di illuminazione pubblica, che a Palermo in gran parte è obsoleta, pianificazione sull’edilizia scolastica, sulle grandi infrastrutture come le reti fognarie, perché è impensabile che ad oggi, quando piove, interi quartieri finiscono sott’acqua visto che manca il sistema di deflusso. Parliamo del futuro della nostra città. Noi abbiamo a cuore lo sviluppo di Palermo. L’approvazione del Piano Triennale e lo sblocco del PRG possono salvare la città. Il nostro voler sollecitare tutte le forze politiche mira proprio a salvare Palermo“.
Nel capoluogo è ormai partita la campagna elettorale con diversi candidati al ruolo di sindaco. L’Ance è spettatore interessato di questa ‘lotta’ per la poltrona di primo cittadino senza, però, prendere una posizione: “Leggiamo solo di nomi, non leggiamo di programmi. Rispetto al circo dei nomi che stanno circolando, cosa che fa parte di questo modo di fare politica, l’Ance Palermo si schiererà al fianco di chi metterà al centro della propria agenda politica il rilancio dell’edilizia. Non è un discorso partitico, ma ci schiereremo al fianco di chi metterà al centro il rilancio sano, serio e moderno dell’edilizia a Palermo. I soli bonus non possono bastare. Vogliamo confrontarci con chi sarà, spero non dieci, il prossimo candidato a sindaco della città. Siamo in attesa di capire con chi dobbiamo dialogare in tema di programmi“.
I nomi che circolano, come detto, per la poltrona di sindaco sono tanti, ma ancora è lunga la strada per le elezioni. Miconi non sembra interessato a questa bagarre e taglia corto: “Io candidato sindaco? (ride, ndr). Ho ancora un mandato lungo che spero di continuare a svolgere all’interno di una associazione sempre più forte. Lavoro con una squadra coesa, competete ed onesta. Questo continuo dialogo con il prefetto di Palermo mi fa capire che stanno cambiando tante cose e che l’associazione costruttori sta avendo un ruolo importante e sono orgoglioso di questo. Ho ancora tanto da fare per l’Ance Palermo“.