GIARRE. Non ci sono dubbi che l’incendio divampato martedì sera in un negozio di porte e infissi di Corso Italia a Giarre sia doloso. Fortunatamente l’intervento dei vigili del fuoco di Riposto ha circoscritto il rogo che ha danneggiato solo l’esterno della bottega. I carabinieri della Compagnia di Giarre hanno analizzato in questi giorni diversi filmati di alcune telecamere di video sorveglianza della zona per cercare di arrivare a identificare i malviventi. Non sarà semplice perché i criminali erano incappucciati. Il fuoco è stato appicato dopo aver accatastato dei cartoni. L’analisi dei nastri potrebbe portare qualche particolare utile a dare una svolta all’inchiesta coordinata dalla procura etnea. Le indagini sono aperte ad ampio raggio ma è il racket delle estorsioni quella su cui i carabinieri si stanno maggiormente concentrando viste le modalità.
Dietro quindi potrebbe esserci un atto intimidatorio allo scopo di intascare il pizzo. Con le festività natalizie infatti la raccolta delle estorsioni subisce maggiore pressione. Giarre, come dimostrano diverse inchieste antimafia contro i clan Laudani e Brunetto, è una cittadina dove il fenomeno delle estorsioni è molto diffuso. Le indagine serratissime riguardano anche particolari approfondimenti. Ma gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbò su questo fronte.