CATANIA – Gli investigatori della Squadra Mobile hanno messo una sorta di ‘grande fratello’ attorno al palcoscenico criminale del clan Pillera – Puntina, creato dopo la scissione di Turi Pillera dai Cappello. Il teatro criminale è piazza Borgo – o meglio piazza Cavour – a Catania. E così sono stati immortalati incontri tra sodali dello stesso clan ma anche con elementi di altre cosche. Nastri e e registrazioni che hanno dato forza all’indagine che oggi si è tramutata nel blitz Consolazione che ha portato all’arresto (15 in carcere e 1 ai domiciliari) dei vertici della cosca catanese (indicati in Nuccio Ieni e Fabrizio Pappalardo) e degli altri affiliati.
L’inchiesta ‘Consolazione’, coordinata dalle pm Antonella Barrera e Assunta Musella e il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, ha permesso di scoprire diversi episodi di estorsione (soprattutto recupero crediti) e usura. Le contestazioni associative arrivano fino al 2019, mentre i singoli episodi riguardano prevalentemente il 2016.
Il clan Pillera Puntina, nonostante i colpi inferti dalle due inchiesta Atlantide, è riuscito a ‘emergere’ nella sfera criminale grazie alla ‘figura carismatica’ – scrivono gli inquirenti – di Fabrizio Pappalardo, che avrebbe avuto l’aiuto di due personaggi storici della consorteria Vittorio Puglisi e Carmelo Faro ‘pallettoni’. Altra figura di primo piano della cosca è Nuccio Ieni (cugino di Corrado Favara, storico dei Puntina Di Mauro e protagonista di una storia familiare particolarmente complicata), che però a differenza di Pappalardo – operativo in maniera più esposta – agisce in modo ‘più defilato’.
Nelle oltre 300 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Pietro Currò sono confluite decine di intercettazioni e anche i verbali di diversi collaboratori di giustizia. Tra cui Salvatore Messina, ‘manicomio’, che proviene proprio tra le file del clan. Aveva competenze nello smercio di ‘droga’. Ma ci sono anche le dichiarazioni di Fabio Reale, delle file del clan Cappello-Bonaccorsi, e Silvio Corra, ex reggente del gruppo Nizza del clan Santapaola-Ercolano.
Ecco i nomi degli arrestati. Finiscono in carcere Maurizio Giacomo Ieni ‘Nuccio Mattuffo’, Fabrizio Pappalardo, Nicola Cristian Sebastiano Bonfiglio, Carmelo Faro detto ‘pallittuni’ o ‘caramella’, Angelo Magni, Francesco Nicolosi ‘u tenenti’, Roberto Pappalardo, Vittorio Puglisi, David Massimo Puleo, Giovanni Recupero, Fausto Russo ‘fimminedda’, Orazio Tommaso Russo, Giuseppe Saitta ‘u bimbu’, Giacinto Sicali ‘u pisciaru’, Giacomo Pietro Spalletta. Ai domiciliari – invece – Carmelo Podestà.