Sono arrivati fino al quartiere storico di Ballarò, dove hanno bruciato due bandiere raffiguranti i simboli del partito del Popolo delle libertà e del Partito democratico. Sono stati gli studenti medi, molti vicini al centro sociale “Anomalia”, a scendere in piazza questa mattina per manifestare contro la prima manovra del governo Monti. Un gesto simbolico, ha gridato uno di loro al megafono, contro quei partiti che sostengono il neo premier.
Il corteo è poi proseguito verso il liceo Regina Margherita, occupato simbolicamente dagli studenti fino a domenica. “In questi tre giorni – spiega uno studente – non bloccheremo i servizi né il pubblico ufficio. Vogliamo organizzare delle attività rivolte agli studenti, che vengono invece privati di spazi di socialità come la scuola”.
“Ancora non si tratta di occupazione” ha commentato il dirigente scolastico Guido Gambino. “Ho invitato subito gli estranei ad uscire dalla scuola – ha aggiunto -. Sarà l’occasione per istituire l’obbligo di un tesserino di riconoscimento con relativa foto. Dirò ai miei studenti che debbono tenere conto che ci sono dei doveri accanto ai diritti e di tenere – ha concluso – un comportamento rispettoso verso i lavoratori della forza pubblica. Non accetto provocazioni o offese”.