PALERMO – L’Università di Palermo ha ricordato David Sassoli, uomo della “speranza”, dedicandogli la sala biblioteca del dipartimento di Scienze Politiche.
“Sassoli era un europeista. Un tempo gli europeisti erano un po’ sognatori romantici un po’ lottatori”, ha detto Pina Picierno, vice presidente del parlamento europeo di cui Sassoli era presidente. Oggi, ha aggiunto Picierno, gli europeisti “sono diventati padri fondatori di un’umanità nuova per cui l’Europa diventa casa comune non solo per la sofferenza antica e nuova ma soprattutto per i giorni felici che dovranno venire”.
La cerimonia è stata aperta dal rettore, Massimo Midiri, e dal direttore del dipartimento, Costantino Visconti. Midiri ha ricordato Sassoli, figura di “eccezionale e profonda generosità e di una passione per un’Europa democratica e solidale”. E ha osservato che il luogo scelto per ricordarlo è “il simbolo di quell’armonica mescolanza tra culture differenti che Sassoli ha sempre promosso e che esprime perfettamente l’idea del cosmopolitismo e della diffusione della conoscenza come antidoti alla guerra e a ogni forma di razzismo”.
Visconti ha richiamato un passo di uno degli ultimi interventi pubblici di Sassoli che diceva: “La speranza siamo noi. Proprio mentre infuria la guerra in Ucraina – ha detto Visconti – la comunità universitaria si sente chiamata a questo dovere della speranza”.