PALERMO – I 130 esuberi annunciati dalla Pfizer per il sito di Catania si “inseriscono in un contesto di interessi che riguarda il sistema Paese” ed e’ quindi “improcrastinabile la convocazione di un tavolo nazionale, come richiesto anche dai sindacati”. Lo afferma Antonio Scavone, assessore alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro della Regione Siciliana, Antonio Scavone, che dice di “accogliere con favore l’intervento del ministro Giorgetti a intervenire se necessario”, ma “ricordandogli che non e’ un’opzione da valutare”.
“La Regione Siciliana – si legge in una dichiarazione di Scavone – ha messo in campo ogni sforzo utile a trovare soluzioni condivise alla vertenza sulla riduzione di personale nello stabilimento Pfizer di Catania. Sia per tutelare i lavoratori nell’immediato sia per avere garanzie sul mantenimento delle attivita’ produttive nell’area industriale etnea. Nel confronto che avanti tra sindacati e azienda abbiamo registrato la ripartenza del dialogo. Cosi’ come accogliamo con favore le aperture del ministro Giorgetti a intervenire se necessario”.
“All’esponente del governo Draghi – aggiunge l’assessore al Lavoro della Regione Siciliana – ricordiamo, pero’, che non e’ un’opzione da valutare. La procedura attivata dal Centro per l’impiego di Catania si concludera’ il 26 aprile e c’e’ l’esigenza di un coinvolgimento immediato dell’esecutivo nazionale nella risoluzione di un caso che preoccupa si’ la Sicilia, poiche’ e’ messo a rischio un pezzo importante del settore industriale isolano gia’ gravemente colpito nel recente passato, ma che si inserisce in un contesto di interessi che riguarda il Sistema Paese”.
“Ecco perchè – spiega Scavone – riteniamo improcrastinabile la convocazione di un tavolo nazionale, come richiesto anche dai sindacati. Solo cosi’ si potranno avere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle attivita’ produttive di Pfizer nel Paese e nella nostra Isola nei prossimi anni”.