PALERMO – Si allarga il fronte di sostegno alla radicale Rita Bernardini, presidente di “Nessuno tocchi Caino”, in digiuno dalla mezzanotte del 16 agosto per sollecitare un provvedimento d’urgenza al governo sulla grave situazione in cui versano le persone detenute nelle carceri italiane e per coloro che ci lavorano.
Dall’inizio dell’anno sono 58 i detenuti che hanno deciso di togliersi la vita. La richiesta della Bernardini e’ stata raccolta da alcuni candidati siciliani che stanno rilanciando con la loro adesione l’iniziativa a sostegno dell’approvazione della riforma Cartabia, contro i suicidi di detenuti e poliziotti dentro le carceri, chiedendo agli altri candidati siciliani di sostenere l’iniziativa, dimostrando cosi’ di essere disponibili anche dopo le elezioni a continuare una battaglia a favore dei diritti umani fuori e dentro le carceri.
I primi candidati che hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta, per un giorno intero, sono Gaetano Cutrufo e Antonio Nicita di Siracusa; Fabio Venezia e Stefania Marino di Enna; Emiliano Abramo di Catania; Nello Di Pasquale di Ragusa, tutti del Partito democratico. Con la loro partecipazione allo sciopero della fame, chiedono a tutti gli altri candidati, di tutti i partiti di sostenere l’iniziativa per l’approvazione della riforma Cartabia, a sostegno e nel rispetto dei diritti dell’uomo.