PALERMO – L’allenatore del Palermo Eugenio Corini è intervenuto, dallo stadio “Renzo Barbera”, per parlare della sfida di domani sabato 15 ottobre contro il Pisa. Una sfida delicata per i rosa, il primo di due match casalinghi consecutivi dai quali si aspettano risposte importanti in termini di risultati e prestazioni dopo cinque sconfitte negli ultimi sei incontri di campionato.
“La vicinanza della società l’abbiamo sempre sentita, è una fiducia quotidiana. Stiamo lavorando tutti al meglio per uscire da questa situazione resa difficile dopo le ultime partite. C’è consapevolezza del percorso che dobbiamo affrontare, le difficoltà ci sono e stiamo lavorando per superarle”.
“La sconfitta contro il Sudtirol ha portato strascichi a livello mentale – continua l’allenatore rosanero – a Terni poi non siamo riusciti a reggere la pressione dopo aver subito il gol. Mi aspettavo una crescita nella consapevolezza, la situazione mentale ha un certo peso specifico e la squadra deve provare a trovare la forza spostando l’inerzia della partita dalla propria parte, in questo momento se andiamo sotto non riusciamo a recuperare. Stiamo lavorando sul piano motivazionale parlando anche singolarmente con i ragazzi. Abbiamo voglia di fare risultato perché alimenterebbe l’autostima, a Terni abbiamo subito troppo lo svantaggio e non sono arrivate le risposte che aspettavo”.
MODULO E SCELTE
Durante la conferenza Corini ha fatto chiarezza sullo schieramento tattico che anche contro il Pisa sarà l’ormai consueto 4-3-3: “Il nostro sistema di gioco è chiaro, poi va modulato in base a tanti fattori. Siamo sempre noi gli artefici di quello che dobbiamo fare, le critiche dei tifosi vanno accettate. Dobbiamo reagire e mettere tutto quello che abbiamo, abbiamo la forza di farlo e la gente quando lo vedrà lo apprezzerà. Non si deve mai perdere l’anima di una squadra, quando metteremo quello che serve per avere un’anima il livello si alzerà. Affronteremo un avversario forte che ha cambiato allenatore, dovremo fare una gara aggressiva”.
“Abbiamo tre terzini sinistri di piede mancino – ha continuato il tecnico in merito alle scelte sulla corsia mancina – Sala ha avuto un problema muscolare, Devetak non gioca da maggio e non ha ancora una condizione completa, su Crivello ho fatto una scelta tecnica e si è fermato in questi giorni per infortunio. Ad oggi la scelta che può darmi più solidità è Mateju che è adattato ma al momento è quello che mi da più sicurezze avendolo già allenato a Brescia in quel ruolo”.
LO SFOGO
La difficoltà del momento rosanero è uscita fuori anche in conferenza stampa, con Corini che ha sfogato con la stampa la propria voglia di far bene e di uscire da questa fase negativa: “La mia settimana è stata di grande concentrazione e dedizione. Ho detto quello che pensavo alla squadra e le risposte che volevo avere e abbiamo lavorato con intensità sul campo. Ho fatto vedere un video alla squadra per fissare dei punti fondamentali, un documentario in cui Kobe Bryant racconta la vittoria dell’Olimpiade e di come ci si debba sporcare e dare tutto per la squadra per vincere. Quando a ventotto anni ho avuto la scossa sul piano mentale sono diventato una bestia. Ognuno è leader di se stesso – continua l’allenatore di Bagnolo Mella – siamo partiti in una situazione particolarissima e abbiamo detto da subito che questa squadra ha come obiettivo quello di salvarsi. Sicuramente questa squadra si salverà ma ora dobbiamo dare risposte, far vedere una reazione e far salire il nostro livello sempre di più. L’allenatore è giusto che prenda le critiche, io so di essere nel posto giusto ma oggi bisogna sapere chi siamo. Ogni allenamento io vedo chi si alza e combatte e voglio vederlo anche domani”.
“Quando hai una visione e percepisci dove vuoi arrivare – prosegue Corini – poi devi appoggiarti alla realtà dove servono i risultati. Quando tutti i giorni spingo i miei giocatori sotto stress voglio capire chi regge la pressione e questo aspetto si allena, quotidianamente. L’intensità mentale porta a giocare meglio al calcio e rende solidi. Da giocatore prima pensavo solo a fare il passaggio giusto, ho fatto tantissimi errori e ho preso tanti cazzotti ma ho cercato sempre di migliorarmi ed è quello che voglio vedere anche dai miei giocatori. Non mi sento rappresentato da quello che ho visto a Terni ma ne sono io il responsabile, bisogna sapere stare dentro le difficoltà. Con il Pisa dobbiamo fare una partita senza paura – continua l’allenatore rosanero – non posso dire che domani vinceremo ma faremo quella cavolo di partita. Il 5-0 di questa estate ha determinato tante cose e ora sto provando a metterci le pezze. Oggi l’obiettivo è portare a casa la pagnotta, essere umili e anche se siamo il Palermo dobbiamo lottare per la salvezza”.
IDENTITA’ E TITOLARI
Corini si è poi espresso sul concetto di identità di squadra: “Quando sono arrivato la reazione emotiva si è fatta sentire contro Perugia e Bari. Poi però un campionato non è fatto di una partita fatta bene, per certi giocatori sembra tutto facile dopo una vittoria ma quando si perde serve una crescita costante. Quando non c’è un’identità costruita nel tempo non puoi pensare di sistemare tutto subito e non posso pretenderlo da chi è arrivato. E’ stato fatto un lavoro profondo e di grande intensità, la partita che rappresenta il Palermo è quella contro il Genoa. Dobbiamo fare in modo che la gente ci accompagni ma dobbiamo meritarcelo”.
“A prescindere da chi sceglierò – prosegue il tecnico – per me sono tutti titolari, ci sono momenti nella stagione ma sono tutti forti e importanti. Devo trovare l’equilibrio giusto, io non boccio mai nessuno ma faccio delle scelte. Io ci sono e sono sempre leale con i miei giocatori, faccio scelte tecniche e chi è in panchina quando viene chiamato deve spingere forte.
PISA, DI MARIANO E PIEROZZI
Uno sguardo anche sul prossimo avversario, il Pisa che ha da poco richiamato il tecnico della passata stagione per provare la risalita dai bassifondi della classifica: “D’Angelo ha fatto molto bene a Pisa, è nuovo per modo di dire. Hanno fatto risultati importanti nelle ultime gare, fanno parte di un percorso già avviato nella passata stagione e che ha sfiorato la serie A. E’ come se avessero riavviato un percorso conclusosi qualche mese fa”.
“Di Mariano sta lavorando bene – ha continuato Corini in merito all’ala palermitana – ha talento ma deve pensare a correre e pedalare come sta facendo, il talento verrà dopo. La ricerca del gol è uno dei mille problemi elencati, dobbiamo trovare quel gol che cambia l’inerzia della partita ma dobbiamo prendercelo noi, qualche difficoltà nell’essere pericolosi c’è”.
La conferenza si è conclusa, infine, con una considerazione in merito al giovane Pierozzi, escluso dai convocati per due gare consecutive: “Pierozzi nelle prime due partire l’ho messo a gara in corso, al momento la sua esclusione è una scelta tecnica rispetto all’evoluzione attuale della rosa. Ha margini di miglioramento ma al momento sto facendo scelte tecniche e sono una mia responsabilità”.