Catania, acquistò l'immobile per l'Ordine dei medici: archiviazione per Buscema

Acquistò l’immobile per l’Ordine dei medici: archiviazione per Buscema

Il provvedimento del Gip: "Non ci fu abuso d'ufficio"
L'EX PRESIDENTE
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CATANIA. Archiviato. Il Gip Luca Lorenzetti ha ufficialmente chiuso il procedimento per abuso d’ufficio nei confronti del prof. Massimo Buscema per l’acquisto di un complesso immobiliare, composto da due ville e un parco, a San Giovanni Galermo per adibirlo a sede dell’Ordine dei Medici di Catania, di cui era presidente.

La vicenda

Secondo un esposto avrebbe violato legge “adottando criteri differenti da quelli previsti nell’avviso pubblico di indagine di mercato”, realizzando così “un danno ingiusto nei confronti degli iscritti” all’Albo. La Procura aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sottolineando che nella decisione adottata da Buscema “non appare ravvisabile alcuna illegittimità”. I legali del prof. Salvatore Sciacchitano, che aveva presentato l’esposto, si erano opposti e il Gip aveva disposto un supplemento di indagine, concluso il quale la Procura è tornata a richiedere l’archiviazione come la difesa del prof. Buscema, rappresentato dal prof. Giovanni Grasso.
Nel provvedimento il Gip osserva che “gli atti compiuti dal consiglio direttivo dell’Ordine di cui era presidente Buscema, comportanti un impegno di spesa, risultano sempre preceduti dall’autorizzazione dell’assemblea e assistiti dal conforme parere della Commissione tecnica nominata” e che, in ogni caso, “non appaiono sussistere rilevanti gravità”. Per il giudice, inoltre, “non emergono elementi idonei a provare che l’indagato abbia agito con il necessario atteggiamento psicologico”.

Le parole dell’avvocato difensore

“L’ordinanza del Gip – afferma il prof. Giovanni Grasso – mettendo fine ad un procedimento durato ben quattro anni, ha accertato la piena legittimità e correttezza dell’operato del prof. Buscema in qualità di presidente dell’Ordine dei Medici, le cui decisioni sono sempre state assunte secondo di concerto con l’intero consiglio direttivo e, soprattutto, nell’esclusivo interesse dell’Ordine e dei propri iscritti”.


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