AREZZO – L’intervento chirurgico è riuscito, ma il tumore per il quale gli è stato amutato il pene era inesistente. Un urologo è sotto accusa al tribunale di Arezzo: il paziente si ritiene vittima di un gravissimo danno e chiede il risarcimento.
Come riportato dal ‘Corriere di Arezzo’, un medico trentenne il 13 novembre 2018 eseguì all’ospedale San Donato l’operazione chirurgica su un uomo visitato precedentemente.
Si sospettava un tumore al pene. Gli esami istologici hanno smentito troppo tardi l’ipotesi, secondo i legali del paziente, ma ormai l’intervento era stato approvato e avviato. L’uomo ora chiede il risarcimento. Il medico è imputato per lesioni gravissime.
Pene amputato per un tumore inesistente: la decisione del giudice
Il pm Laura aveva concluso inizialmente per l’archiviazione del caso, ma gli avvocati del paziente si sono opposti davanti al gip e dopo l’udienza tenuta a fine 2022 il giudice Giulia Soldini ha optato per l’imputazione coatta del medico.
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